Argomenti trattati
Il ritiro di Cristian Invernizzi
Cristian Invernizzi, storico esponente della Lega e figura di spicco nel panorama politico bergamasco, ha annunciato il suo ritiro dalla corsa per la segreteria lombarda del partito. In un intervento carico di delusione, Invernizzi ha definito il congresso un “congresso farsa”, evidenziando le problematiche organizzative che hanno caratterizzato la preparazione dell’evento. “Siamo a sei giorni dalla presentazione delle firme e non abbiamo neanche i moduli. Io non ho parole e non riesco a capire. Non riconosco il mio partito”, ha dichiarato, sottolineando un profondo disincanto nei confronti della direzione attuale della Lega.
Critiche all’attuale gestione del partito
Invernizzi, che in passato ha ricoperto ruoli significativi all’interno della Lega, compreso quello di commissario in Calabria, ha espresso forti critiche nei confronti dell’attuale gestione del partito. Negli ultimi tempi, ha manifestato il suo dissenso anche attraverso una lettera firmata insieme ad altri dissidenti, in cui si contestava la scelta di candidare il generale Roberto Vannacci. “Un tempo eravamo una macchina da guerra organizzativa. Adesso organizziamo un congresso regionale peggio di un’elezione per la bocciofila”, ha aggiunto, evidenziando un netto cambiamento nella capacità organizzativa del partito.
Le difficoltà della candidatura
Il ritiro di Invernizzi non è solo una questione di disaccordo, ma anche di tempistiche. “Se uno si vuole candidare, gli vogliamo dare il tempo necessario? Ci sono dei militanti che lavorano, non hanno il tempo per girare la Regione e non possono essere presi in giro”, ha spiegato, mettendo in luce le difficoltà che molti membri del partito stanno affrontando. Nonostante le sue convinzioni, Invernizzi ha riconosciuto che la sua corsa era già difficile, ma ha deciso di fermarsi: “C’è un limite a tutto, quindi per me questa pagliacciata finisce qui”. Con il suo ritiro, rimangono in corsa per la segreteria lombarda il capogruppo dei senatori del Carroccio Massimiliano Romeo e il coordinatore dei Giovani, il deputato Luca Toccalini.