Crisi politica in Europa: il futuro di Raffaele Fitto in bilico

La mancanza di accordo tra i partiti europei mette a rischio la vicepresidenza di Fitto

La rottura della fiducia tra i partiti europei

La situazione politica in Europa si fa sempre più complessa, con il futuro di Raffaele Fitto, candidato alla vicepresidenza della Commissione europea, in forte discussione. Fonti del gruppo dei socialisti europei hanno dichiarato che non ci sarà alcun sostegno per Fitto in commissione Affari Regionali, evidenziando una rottura totale della fiducia con il Partito Popolare Europeo (Ppe). Questo scenario non è solo una questione interna italiana, ma riflette un problema più ampio legato all’estrema destra, che sta creando fratture significative all’interno delle alleanze politiche europee.

Le conseguenze dello stallo politico

La mancanza di accordo tra i socialisti e i popolari ha portato a quello che viene definito uno “stallo alla messicana”, una situazione che rischia di paralizzare le attività della Commissione von der Leyen. I socialisti hanno chiarito che non sosterranno Fitto, mentre il Ppe, spinto dalla delegazione spagnola, sembra intenzionato a puntare su Teresa Ribera. Questo gioco di veti incrociati potrebbe portare a un clamoroso strappo nella maggioranza, complicando ulteriormente il già fragile equilibrio politico europeo.

Le accuse reciproche e le tensioni interne

Le tensioni tra i partiti sono aumentate, con accuse sempre più pesanti che volano tra socialisti e popolari. Durante un’audizione all’Eurocamera, Ribera è stata criticata per la gestione delle recenti alluvioni in Spagna, e il Ppe ha chiarito che il suo sostegno dipenderà dalla sua capacità di chiarire la sua posizione nel Parlamento spagnolo. Questo clima di incertezza si riflette anche all’interno del gruppo dei socialisti, dove le posizioni si sono irrigidite a causa dello scontro continuo con il Ppe e con il governo italiano guidato da Giorgia Meloni.

Le ripercussioni sulla Commissione europea

La crisi politica in corso potrebbe avere ripercussioni significative sulla Commissione europea. La presidente von der Leyen si trova ora a dover affrontare un nuovo giro di colloqui con le capitali europee per cercare di evitare un ulteriore deterioramento della situazione. Le dimissioni di alcuni membri della Commissione, tra cui il nome di Mario Draghi che circola con insistenza, potrebbero diventare una realtà se non si trova una soluzione a questa crisi.

La situazione è ulteriormente complicata dalla crescente incertezza politica in Spagna e Germania, che potrebbe influenzare negativamente l’operato dell’esecutivo europeo.