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Nel 2024, secondo i dati Acea, le vendite di auto elettriche nell’UE si sono fermate al 12,6% del totale, registrando un calo di oltre un punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2023.
Ecco cosa sta succedendo.
Vendite di auto elettriche in calo
L’industria automobilistica europea sta vivendo molte preoccupazioni: vendite in calo per i modelli elettrici e endotermici, richieste di rinvio degli obiettivi sulle emissioni a Bruxelles e una crescente incertezza sul mercato, amplificata dalla concorrenza cinese e dalla proposta di dazi dell’UE.
Il Sud Europa era ed è rimasto indietro e in Italia le full electric non si muovono dal 4% del totale.
Dunque, il mercato è in crisi.
Vendite di auto elettriche in calo: i motivi
I numeri iniziano a suscitare preoccupazione: per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030, l’industria automobilistica dovrebbe immatricolare oltre 800.000 veicoli elettrici ogni anno. Tuttavia, nel triennio 2021-2023, la media annua si è fermata a circa 130.000 unità, con i primi otto mesi del 2024 che registrano un ulteriore calo rispetto all’anno precedente.
L’UE ha introdotto leggi ambiziose, ma ha mancato di sviluppare una politica industriale e di sovvenzioni coordinata per affrontare un cambiamento epocale, con ciascun Paese che ha preferito procedere autonomamente.
La produzione delle auto elettriche si è concentrata sui modelli di fascia alta, mentre le auto di piccole e medie dimensioni restano ad oggi molto costose, con un sovrapprezzo medio del 20% rispetto ai modelli a benzina. A complicare il quadro è arrivata la crisi economica, che ha alimentato l’incertezza sui tempi della transizione energetica.
La vendita delle auto elettriche in Cina
Forte impennata, però, in Cina che, secondo i dati riportati dal Corriere, nei primi nove mesi del 2024 sarebbero stati messi in commercio 4,2 milioni di veicoli full electric con una quota di mercato del 24,7%.
Dal 2009, Pechino ha investito 230,8 miliardi di dollari per sostenere l’intera filiera dell’auto elettrica, destinando risorse a programmi di ricerca, infrastrutture e incentivi fiscali per l’acquisto di veicoli.
A tal proposito, ad oggi la Cina conta più di 10,6 milioni di stazioni di ricarica, pubbliche e private.