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Craxi: Amelio, 'come re Lear, non si rassegnava alla decadenza del potere'

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Roma, 18 gen (Adnkronos) - "Di Craxi mi affascinava il dramma di un uomo che non sa accettare la decadenza del corpo, lui era malatissimo, e non si rassegna alla decadenza del potere. La sua arroganza lo portava a considerarsi quasi immortale e invece tutti gli avevano voltato le spalle, anche ...

Roma, 18 gen (Adnkronos) – "Di Craxi mi affascinava il dramma di un uomo che non sa accettare la decadenza del corpo, lui era malatissimo, e non si rassegna alla decadenza del potere. La sua arroganza lo portava a considerarsi quasi immortale e invece tutti gli avevano voltato le spalle, anche quelli che lui aveva beneficiato. Berlusconi, per dire. Insomma, io, con 'questo' Craxi mi sono in qualche modo identificato". Lo dice Gianni Amelio, regista del film 'Hammamet' su Bettini Craxi, in una intervista di Giosi Mancini e Annarosa Macrì pubblicata domani sul 'Quotidiano del sud'.

"C'è una figura-chiave in Hammamet ed è Stefania-Cordelia, la figlia di Lear-Craxi, che si attacca a lui, diventa la sua ragione di vita e lo spinge a vivere. E io una figura così la vorrei, anzi ce l’ho: è mio figlio -spiega il regista-. Ho voluto poi che Francesco Favino, che interpreta Craxi fosse identico a lui. Avete presente il quadro di Magritte, quello che rappresenta una pipa? Sotto c’è scritto: 'Questa non è una pipa'. Volevo che gli spettatori dicessero: questo non è Craxi, è un re che crolla".