Dai dati dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, la nuova variante Covid KP.3 risulta tra i virus più presenti negli Stati Uniti: tanti i sintomi rilevati tra le persone colpite.
Nuova variante Covid
Secondo le proiezioni effettuate tra il 26 maggio e l’8 giugno, la variante KP.3 è l’ultima versione di Sars-CoV-2 rappresentava già il 25% dei casi Covid negli Usa, sorpassando la KP.2, a quota 22,5%: entrambe discendenti di JN.1.
“KP.3 sarà presto la variante dominante negli Usa“, osserva su X lo scienziato Eric Topol, vicepresidente esecutivo allo Scripps Research.
La banca dati che raccoglie le sequenze virali depositate dai laboratori di tutto il mondo, cioè Gisaid, mostra le sequenze Covid KP.3.1.1 dei viaggiatori negli aeroporti Usa, inviate l’11 giugno 2024, con origini dei passeggeri varie: tra cui Francia, Germania, Italia, Giappone e Regno Unito, insieme alla Spagna, mentre non risultano al momento sequenze depositate dall’Italia.
I sintomi della nuova variante
I sintomi di questa nuova variante KP.3 possono variare da persona a persona, ma tra quelli maggiormente frequenti rientrano: febbre; brividi; tosse; difficoltà respiratori; dolori muscolari (mialgia); cefalea (mal di testa); perdita o alterazione del gusto e/o dell’olfatto; naso che cola (rinorrea); e problemi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea.
In merito a tale fenomeno le aziende hanno esplorato le qualità di un vaccino che mira a KP.2 e che, come riporta anche Topol, sembrerebbe in grado di aumentare di più di 3 volte i titoli di anticorpi neutralizzanti contro all’attuale variante KP.3: Moderna e Pfizer/BioNTech sarebbero pronte per lavorare ad un vaccino da diffondere già entro metà agosto.