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Covid, Battiston: "Boom di contagi impressionante, ora lockdown per i non vaccinati"

covid Battiston

Il professor Battiston guarda al rapido aumento dei nuovi contagi e annuncia l'arrivo di zone rosse e arancioni, ma niente chiusura delle scuole.

La curva dei contagi aumenta velocemente, e gli esperti pensano a come limitare la diffusione del Covid e in particolare della contagiosa variante Omicron. Per Battiston è necessario un lockdown per i no-vax.

Covid, Battiston: “Andremo rapidamente verso i 100mila nuovi contagi al giorno”

“Nei prossimi giorni assisteremo a una moltiplicazione dei contagi che supererà di molto le aspettative del passato, in queste condizioni andremo rapidamente verso i 100mila positivi al giorno”. La previsione è di Roberto Battiston, professore di Fisica all’Università di Trento. Intervistato da La Stampa, il professore guarda preoccupato alla velocità di trasmissione della variante Omicron.

Covid, Battiston: “Lockdown per i no-vax come in Germania”

Per Battiston, dato il veloce incremento dei casi, occorrono misure forti per evitare il peggio. “Guarderei forse alla Germania, dove hanno disposto un lockdown per i non vaccinati e, capo a un mese, hanno sensibilmente ridotto il numero di casi gravi e di decessi”: per il professore l’esempio da imitare è quello tedesco. “Replicare uno schema simile da noi vorrebbe dire proteggere una frazione di meno del 10% dei cittadini, senza penalizzare il restante 90%: così li mettiamo al riparo dall’infezione, con possibili esiti gravi, ed evitiamo di mandare in crisi il sistema sanitario” spiega.

Covid, Battiston: “Servono nuovi provvedimenti a breve”

Intanto, da tenere sotto controllo è la variante Omicron, in attesa che raggiunga il suo picco. “Ci sono troppe variabili da considerare, a cominciare dal contesto che continua a variare e dai nuovi interventi che definirà il governo. Impossibile stimare l’andamento nelle prossime settimane -spiega Battiston-. L’obiettivo che, in ogni caso, deve guidare le decisioni è quello di tenere basso il picco, di limitare questa rapidissima crescita del numero dei contagi. Tutto dipende dagli strumenti che verranno usati per diluire il fenomeno nel tempo, per limitarne gli effetti: un conto è avere il 10% della popolazione infettata in 10 mesi, un altro in 15 giorni. Credo che, di fronte alla situazione che si è creata, il governo dovrà prendere nuovi provvedimenti entro breve” conclude.