Cosa vuol dire eterosessuale?

Il termine eterosessuale oggi è utilizzato soprattutto per classificare un comportamento e una tendenza sessuale. Andiamo più a fondo e scopriamo l'etimologia del termine, le classificazioni sessuali e la teoria dello sviluppo psicosessuale di Freud.

Eterosessuale, o etero, è un termine che oggi viene spesso usato in contrapposizione a omosessuale.E’ una parola impiegata di frequente in campo comportamentale e anche in campo medico.

Ma cosa significa esattamente lo spieghiamo di seguito.

Eterosessuale

Eterossuale è una parola composta da “etero” e “sessuale”. Indica una persona che prova un’attrazione sessuale per soggetti di sesso opposto al proprio. Da qui, infatti, l’origine della parola. Il termine viene coniato da Karl-Maria Kertbeny, un letterato ungherese di lingua tedesca. Nel 1868 la usa in contrapposizione a “omosessuale“. Soltanto nell’anno successivo sarà possibile trovarla in un testo scritto.

Nel 1923 entra ufficialmente a far parte del Nuovo Dizionario Internazionale della Merriam-Webster con la definizione di “passione sessuale morbosa per una persona del sesso opposto”.

Significato

In quanto orientamento sessuale, l’eterosessualità si riferisce a “una disposizione a sperimentare l’esperienza sessuale, l’attrazione fisica, emotiva verso persone del sesso opposto”. Oppure “l’identità individuale che si basa su quel tipo di attrazione, esprimendo i propri sentimenti verso persone di sesso opposto”.

L’eterosessualità è un comportamento, un’attrazione che ognuno sente dentro di se’. Si manifesta in modi e tempistiche del tutto differenti e non ha un modo definito e unico di manifestarsi.
Costituisce l’orientamento sessuale prevalente, sia tra gli esseri umani che in natura,poichè è l’unico a garantire la riproduzione di una specie.

Gli orientamenti sessuali

La sessualità, in generale, può manifestarsi in diversi modi. L’orientamento sessuale si sviluppa nel periodo della pubertà.

In questo periodo nella sfera della coscienza si sviluppano sentimenti, pensieri e fantasie erotiche che riguardano altri individui. L’orientamento sessuale può essere definito come attrazione fisica ed affettiva, e sono previste quattro classificazioni generali:

  • eterosessuale: attrazione fisica ed effettiva nei confronti di una persona di sesso diverso;
  • omosessuale: attrazione fisica ed effettiva nei confronti di una persona dello stesso sesso;
  • bisessuale: attrazione fisica ed effettiva nei confronti di persone di entrambi i sessi.

  • asessuale: mancanza totale di qualsiasi attrazione fisica e affettiva per un altro individuo. Spesso associato alla mancanza di orientamento sessuale, il termine è stato coniato soltanto recentemente. Secondo un recente studio include l’1% della popolazione mondiale.

Sviluppo psicosessuale

Freud sostiene che la sessualità di ogni individuo è presente fin dalla nascita ma resta latente fino al momento dello sviluppo. Nei suoi studi ha preso in esame il tema dello sviluppo psicosessuale.

Lo suddivide in cinque fasi, divise per età.
Egli afferma che la sessualità non è da identificare con l’attività sessuale dell’adulto. Consiste nello scovare una sessualità infantile, che si manifesta con l’evoluzione del piacere.

Ecco di seguito le cinque fasi:

  1. Orale: è la prima fase dello sviluppo infantile comprendente i primi 18 mesi di vita. Il piacere sessuale è strettamente interconnesso con l’eccitamento della cavità orale e delle labbra e quindi all’attività nutrizionale.

  2. Anale: si sviluppa tra i 18 e i 36 mesi del bambino. L’interesse si sposta verso la zona anale in conseguenza all’acquisizione di un maggior controllo delle funzioni sfinteriche.
  3. Fallica: si manifesta dai 3 ai 6 anni circa. L’attenzione si sposta verso la parte genitale. In questo periodo si attiva un comportamento molto esibizionista.
  4. Periodo di latenza: comprende un periodo variabile dai 6 anni alla pubertà. Questo periodo non è proprio una fase psicosessuale.

    La libido è latente e le pulsioni sessuali vengono sublimate verso altri fini. Ad esempio il gioco, la socialità, l’attività fisica e la maggiore scoperta di se stessi.

  5. Fase genitale: si attiva con la pubertà e si protrae per tutta la vita dell’individuo. In questa fase si determina l’orientamento sessuale.

Eterosessuale oggi

Oggi alcuni rifiutano il termine “eterosessuale” (o etero sessuale) dato che la parola si riferisce solo al comportamento sessuale.

La parola può essere abbreviata in “etero“. Come abbiamo elencato prima, esistono diverse classificazioni per gli orientamenti sessuali. Il problema sta proprio nel riconoscere il fatto che non c’è un unico modo, un modo giusto, un modo corretto per definire la propria sessualità. Quindi, finchè non saranno riconosciute anche le altre classificazioni sullo stesso piano dell’eterosessualità non possiamo far altro che continuare a combattere per le pari opportunità.