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L’autopsia eseguita sul ciclista 21enne Simone Roganti, morto nella notte di venerdì 30 agosto per un malore improvviso, si è svolta a Pescara ed è stata eseguita dall’anatomopatologo Cristian D’Ovidio. Dalle analisi, effettuate per chiarire i motivi del decesso, emergerebbe un’aritmia che ha indotto una fibrillazione ventricolare.
I risultati dell’autopsia sul corpo di Simone Roganti
Il malore, avvenuto nella notte di venerdì e che ha determinato la morte improvvisa del giovane, sembrerebbe essere stato provocato da un’aritmia che ha indotto una fibrillazione ventricolare. Inoltre, si è appreso che a provocare questa aritmia fatale sia stato probabilmente un fattore genetico da accertare.
Ulteriori indagini dopo la morte del ciclista
Per meglio comprendere la dinamica del decesso sono stati effettuati anche dei prelievi istologici.
La morte di Simone Roganti
Il ciclista, prima della MG Kvis – Colors for Peace, aveva corso per due stagioni con la Um Tools D’Amico. Quest’anno aveva ottenuto il secondo posto nella classifica generale del Giro del Veneto e il settimo al campionato italiano Under 23. Inoltre, nel 2024 aveva partecipato anche al Giro della Valle d’Aosta chiuso al decimo posto.
La Procura di Pescara, con il Pm Luca Sciarretta, ha aperto immediatamente un fascicolo per indagare sulla morte del giovane e fare chiarezza sul caso.