Hamas e Fatah avrebbero approvato un progetto di accordo che prevede la gestione congiunta della Striscia di Gaza attraverso un comitato indipendente, incaricato dei occuparsi della ricostruzione dopo la guerra con Israele. A renderlo noto sono fonti egiziane dopo l’incontro delle delegazioni al Cairo per definire i dettagli, incentrati sula formazione di un comitato congiunto per amministrare Gaza e gestire la ricostruzione dopo il ritiro di Israele, che si occupi di aspetti non prettamente politici come istruzione, sanità e economia.
La composizione del comitato e le implicazioni dell’accordo
Tale comitato dovrebbe essere composto da dieci o quindici personalità non affiliate direttamente a nessuno dei due movimenti palestinesi, in una bozza di accordo preliminare, che dovrà essere convalidato sia da un decreto presidenziale di Abbas, sia dai leader di Hamas, oltre ad essere ancora soggetta alla disponibilità di Israele. “In Egitto ci sono effettivamente due delegazioni dei movimenti Fatah e Hamas al Cairo che si stanno consultando per raggiungere rapidamente un’intesa reciproca sulla gestione degli affari quotidiani nella Striscia di Gaza sotto il pieno controllo dell’Autorità Nazionale Palestinese”, ha affermato nella giornata di ieri il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty.
Una possibile svolta nei rapporti tra Hamas e Fatah
Stando a quanto riferito dal Times of Israel, il patto prevederebbe una nuova integrazione tra Cisgiordania e Gaza sotto l’Autorità Nazionale Palestinese. Qualora venisse approvato, l’accordo tra i due gruppi palestinesi per Gaza rappresenterebbe svolta significativa nei rapporti tra Hamas e Fatah dopo anni di rivalità, segnati dalla presa di Gaza da parte di Hamas nel 2007 e dai falliti tentativi di riconciliazione. Una prima svolta si era verificata l’estate scorsa sotto la mediazione cinese, quando i due gruppi avrebbero affermato che “L’Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP) è l’unica e legale organizzazione rappresentante del popolo palestinese”. Sull’orizzonte di questa possibile unione c’è però Israele: il ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe sottolineato che qualsiasi colloquio da parte di Fatah in merito alla gestione di Gaza dovrebbe passare dalla rottura dei legami con Hamas.