Elisa Pallotta Dal Policlinico Gemelli, dove è ricoverato da ormai quasi due settimane, Papa Francesco ha deciso di convocare un concistoro, ovvero una riunione che coinvolge il pontefice e i cardinali. Il motivo di questa scelta è la canonizzazione di due beati: Giuseppe Gregorio Hernández Cisneros, medico laico venezuelano morto a Caracas nel 1919, e Bartolo Longo, laico di origini pugliesi morto a Pompei nel 1926, che saranno proclamati santi. Assieme ai due processi di canonizzazione, Papa Francesco ha anche decretato anche la beatificazione di Salvo D’Acquisto, carabiniere che nel 1943 si offrì per salvare 22 persone dai nazisti, dando la sua vita.
I motivi per cui Papa Francesco ha deciso di convocare un concistoro
Per questi motivi il pontefice ha ritenuto opportuno convocare un concistoro, come reso noto nel bollettino diffuso il 25 febbraio dalla sala stampa vaticana. Tuttavia, non sarebbe stata ancora decisa una data precisa. Ma cos’è esattamente il concistoro? Si tratta di una riunione formale tra il pontefice e i cardinali. La parola deriva dal latino “consistorium”, che significa appunto “assemblea” o “riunione”. In sede di questi incontri si discutono argomenti e si prendono decisioni importanti per il Vaticano e per tutta la Chiesa cristiana cattolica.
In quali casi si convoca un concistoro
I concistori si dividono in ordinario e straordinario, in base alla materia di discussione: il concistoro ordinario tratta di questioni amministrative e canonizzazioni; il secondo si tiene invece in occasioni speciali o che necessitano di particolare attenzione. In questo caso, quindi, la convocazione di Papa Francesco riguarderà i processi di canonizzazione e beatificazione. Infine, il pontefice si riserva di convocare una riunione anche nei casi in cui senta di aver bisogno di un confronto nel caso di decisioni da prendere su temi particolarmente delicati e importanti. Le canonizzazioni per le quali papa Francesco ha convocato il concistoro dal Gemelli non sono frutto di una decisione improvvisa, ma richiedono solamente l’ultima ratifica del papa. La decisione, dunque, di convocare i cardinali in assemblea nonostante le sue condizioni di salute ancora precarie, fa pensare a una volontà di Francesco di anticipare determinate decisioni prima che le sue condizioni si aggravino ulteriormente. Queste iniziative sembrano allontanare, almeno attualmente, l’ipotesi che il pontefice potesse dimettersi.
