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Un corteo per ricordare Davide “Dax” Cesare
Quasi mille persone hanno preso parte a un corteo in memoria di Davide “Dax” Cesare, militante del centro sociale ucciso nel 2003. La manifestazione, che si è svolta in diverse zone della città, aveva come obiettivo principale quello di ricordare la figura di Dax e il suo impegno politico. Tuttavia, l’evento ha preso una piega inaspettata, trasformandosi in un momento di tensione e violenza.
Un inizio pacifico che degenera rapidamente
Il corteo è iniziato in modo pacifico, con i partecipanti che sfilavano per le strade esprimendo il loro dolore e la loro rabbia per la perdita di un compagno. Tra i manifestanti, si sono uniti anche gruppi che protestavano per la causa palestinese e contro il ddl 1660, creando un clima di solidarietà. Tuttavia, la situazione è rapidamente degenerata quando alcuni manifestanti hanno iniziato a lanciare bombe carta e a vandalizzare negozi e filiali bancarie. Questo comportamento ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine, pronte a intervenire per contenere la situazione.
La risposta della polizia e il caos finale
Con l’escalation della violenza, la polizia è intervenuta con decisione, cercando di disperdere i gruppi più violenti. Alcuni manifestanti hanno distrutto vetrine e lanciato petardi, mentre altri hanno continuato a protestare pacificamente. La tensione è aumentata, portando a scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Il corteo si è infine concluso all’Università Iulm, ma non prima che la città fosse segnata da atti di vandalismo e disordini. Questo evento ha sollevato interrogativi sulla gestione delle manifestazioni e sulla necessità di un dialogo costruttivo tra le diverse fazioni sociali.