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Un corteo che unisce celebrazione e protesta
Il 25 Aprile a Milano, una data simbolica per la celebrazione della liberazione dal nazifascismo, ha visto un corteo caratterizzato da tensioni e richieste di giustizia. I manifestanti pro-Palestina, che si sono uniti al corteo, hanno portato con sé slogan forti e chiari, come “Israele criminale” e “Palestina immortale”, posizionandosi in testa al corteo, nonostante le indicazioni del presidente dell’ANPI Milano, Primo Minelli, che aveva chiesto di mantenere un certo ordine.
Le parole di Primo Minelli
Minelli ha sottolineato l’importanza di mantenere un equilibrio durante le manifestazioni, affermando che la democrazia deve essere esercitata con responsabilità. “Oggi è la festa dei partigiani e del 25 Aprile e non può essere modificata”, ha dichiarato, evidenziando la necessità di rispettare la tradizione e il significato della giornata. Tuttavia, ha anche riconosciuto la validità delle richieste dei manifestanti pro-Palestina, promettendo loro visibilità e supporto, pur mantenendo la distinzione tra le celebrazioni e le manifestazioni politiche.
Solidarietà e impegno per la Palestina
Il presidente dell’ANPI ha ricordato l’impegno dell’associazione nel sostenere la causa palestinese, menzionando i 200mila euro raccolti per gli ospedali di Gaza. Questo gesto di solidarietà dimostra come, anche in un contesto di celebrazione, ci sia spazio per la giustizia sociale e il supporto a chi soffre. La presenza dei manifestanti pro-Palestina al corteo del 25 Aprile ha quindi rappresentato non solo una richiesta di attenzione per la loro causa, ma anche un richiamo alla responsabilità collettiva nel promuovere la pace e la giustizia.