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Un ricordo che non svanisce
Il è una data che ha segnato profondamente la storia italiana. La strage di piazza Fontana, avvenuta a Milano, ha portato alla morte di 17 persone e ha ferito gravemente altre 88. Questo tragico evento è stato commemorato giovedì sera con un corteo che ha preso il via poco dopo le 18.30, riunendo gruppi antagonisti e cittadini desiderosi di non dimenticare. La manifestazione si è aperta con uno striscione che recitava “Strage di Stato, mano fascista. Milano non dimentica”, un chiaro richiamo alle responsabilità politiche e sociali legate a quel drammatico episodio.
Tra i partecipanti al corteo, si sono distinti rappresentanti della Federazione anarchica italiana, Rifondazione comunista e vari collettivi studenteschi. Questi gruppi hanno voluto sottolineare l’importanza di mantenere viva la memoria storica, non solo per onorare le vittime, ma anche per denunciare le dinamiche di violenza e repressione che, secondo loro, continuano a persistere nella società contemporanea. La manifestazione ha visto anche interventi di alcuni esponenti politici che hanno ribadito la necessità di una verità storica e di giustizia per le vittime della strage.
Un messaggio di unità e resistenza
Il corteo ha rappresentato non solo un momento di commemorazione, ma anche un forte messaggio di unità e resistenza contro ogni forma di violenza e oppressione. I partecipanti hanno scandito slogan e cantato canzoni di protesta, creando un’atmosfera di solidarietà e determinazione. La presenza di giovani e studenti ha evidenziato come la memoria storica possa essere un potente strumento di mobilitazione per le nuove generazioni, che si sentono chiamate a lottare per un futuro migliore, libero da ingiustizie e violenze.