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La Corte dell'Aia sostiene che è illegale l'occupazione dei territori palestinesi da parte di Israele. La replica di Netanyahu

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Occupazione illegale dei territori palestinesi: la replica di Netanyahu

Attraverso una sentenza, la Corte Internazionale di Giustizia dell’Onu sostiene che l’azione di occupazione dei territori palestinesi relativi alle aree di Gerusalemme Est e della Cisgiordania da parte di Israele sia illegale e chiama lo Stato Ebraico a ristabilire un equilibrio di pace e rispetto dei diritti.

La Corte dell’Aia richiama Israele: occupazione non legale dei territori palestinesi

Con una dichiarazione che ha già trovato la pronta risposta di Israele, la Corte di Giustizia dell’Aia ha esposto il proprio pensiero sulla questione relativa all’occupazione dei territori di Gerusalemme Est e della Cisgiordania da parte ebraica.

Una condizione che l’organo di giustizia delle Nazioni Unite ha descritto come “illegale”, definendo così le azioni che lo Stato Ebraico intraprese nel lontano 1967, periodo in cui è avvenuta l’invasione proprio di questi territori.

A questo proposito la Corte, nella sua sentenza richiede al governo Netanyahu di:

  • interrompere dell’occupazione dei territori;
  • porre fine ai nuovi insediamenti;
  • promuovere l’evacuazione dei coloni;
  • risarcire i danni.

Non è la prima volta che il rapporto tra Israele e la Corte Internazionale si fa teso, non ultimo il caso della richiesta di cessare i raid a Rafah, non rispettato dall’esercito israeliano.

Occupazione illegale dei territori palestinesi: la replica di Netanyahu

Non si è fatta attendere la risposta di Israele per mano del presidente Netanyahu, che ha affermato “il popolo ebraico non è conquistatore nella propria terra, né nella nostra eterna capitale Gerusalemme, né nella terra dei nostri antenati in Giudea e Samaria”.

Inoltre, il Primo Ministro, alle prese con il conflitto nella Striscia di Gaza, ribadisce la legalità dell’insediamento ebraico nei territori menzionati.