Roma, 13 mag.
(Adnkronos) – "Spero che quello che è accaduto non blocchi tutti i cantieri aperti che abbiamo a Genova e in Liguria. In un Paese civile si è colpevoli quando si è condannati in un Tribunale, non su un giornale o su un talk show televisivo. Penso che nessuno, qualunque lavoro faccia, debba dimettersi senza che si stato condannato, altrimenti torniamo in Unione sovietica, spero che la giustizia faccia in fretta". Lo ha affermato il vicepresidente del Consiglio e segretario della Lega, Matteo Salvini, ospite di 'Non stop news' su Rtl 102.5.
"Non commento i modi,i tempi, la necessità dell'arresto -ha aggiunto- spero che facciano sapere in fretta ai liguri e agli italiani se qualcuno ha sbagliato e se qualcuno sbaglia paga. Un conto è il decoro, un conto è un reato. Non siamo in Iran dove la questione morale ti porta in galera se non ti vesti come vuole il regime e se non ascolti la musica che vuole il regime. Qua siamo in un Paese libero, democratico e quindi, al di là del decoro, se uno commette un reato ne paga le conseguenze, se uno non commette un reato, qualunque lavoro faccia, deve continuare a farlo".
"Conosco Giovanni Toti, perché da ministro ci ho lavorato per anni, la ricostruzione del Ponte Morandi, ricorderete il modello Genova, il modello Liguria, che dopo una tragedia, in tempi rapidi senza un euro in più e senza un incidente sul lavoro e senza mezza corruzione, ha ricostruito un ponte più bello di prima e la Liguria sta correndo e sta crescendo in questi anni. Spero -ha concluso Salvini- che qualunque sia la verità ce la dicano in fretta, perchè non si possono aspettare mesi tenendo in sospeso lavoratori, imprenditori e persone".