Non mostrare il volto dei bambini sui social: la scelta dei Ferragnez

Molti fan hanno notato che Fedez e Chiara Ferragni hanno smesso di mostrare il volto dei figli sui social. Una scelta condivisa da molti genitori.

Molti genitori decidono di non mostrare i volti dei propri figli sui social network.

Una scelta che in questi giorni hanno preso anche Chiara Ferragni e Fedez, come hanno notato molti fan.

Coprire il volto dei bambini sui social: la scelta dei Ferragnez

Negli ultimi giorni molte persone hanno notato che Chiara Ferragni e Fedez hanno smesso di mostrare il volto dei loro figli sui social network. Si tratta di una novità che non è passata inosservata, soprattutto tenendo conto che la coppia ha sempre esposto i propri figli sul web, attirando anche molte critiche.

Mostrare i figli online è stato spesso un argomento di discussione tra i figli. Molti genitori scelgono di non mostrare il volto dei piccoli per tutelarli dai rischi del web. Lo shareting è un campo ancora poco regolamentato, per cui i genitori scelgono approcci diversi. Fedez e Chiara Ferragni hanno costruito un vero e proprio brand intorno alla condivisione della loro quotidianità come famiglia, ma ora che sono in fase di separazione sembrano aver deciso di seguire un’altra strada.

Non sono gli unici influencer che hanno sempre mostrato i propri figli sul web. Lo fanno moltissime altre persone, che condividono quotidianamente foto e video dei piccoli sui social network. L’uso di immagini di minori sui social a scopo commerciale come in questi casi non è regolamentato in Italia. Nel corso degli anni, però, la sensibilità verso i possibili rischi è aumentata e sono sempre di più i genitori che non espongono i figli e cercano di proteggere la loro privacy.

Il Garante della privacy consiglia di “rendere irriconoscibile il viso dei minori” oppure “coprire semplicemente i volti con una emoticon“. Entrambi gli approcci vengono usati sempre più spesso.

Condividere immagini di bambini sui social: i rischi

I rischi di divulgare dati sensibili dei propri figli sono diversi. “Il primo e più immediato è una violazione della privacy, che è un diritto sancito dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dal GDPR (il regolamento europeo sulla protezione dei dati)” ha dichiarato Brunella Greco, esperta di tutela dei minori online della ong Save the Children, come riportato da Il Post.

Pubblicando video e foto si perde il controllo delle informazioni, non solo riguardo l’aspetto del bambino ma anche dei luoghi in cui si trova. Le immagini condivise dai genitori possono anche diventare un problema per i bambini da adulti. A questo si aggiungono ripercussioni psicologiche legate ad una costante ricerca del “consenso pubblico“. I bambini, a causa dei genitori, devono scontrarsi presto con il parere degli altri e con i vari giudizi.

Inoltre, le immagini, anche quelle più innocue, possono essere usate e manipolate per costruire materiali pedopornografici.

I rischi riguardano anche le chat private, anche se esiste ancora una convinzione che queste garantiscano protezione nei confronti dei dati personali. Quando usiamo una piattaforma digitale sottoscriviamo un contratto con un’azienda privata a cui diamo il permesso di usare i nostri dati. In Italia non esiste una legge che dice ai genitori come possono usate le foto dei figli online, per cui la scelta è personale.

Le linee guida istituzionali e gli esperti cercano di rendere i genitori consapevoli dei rischi.