Tutto il mondo aspettava la finalissima tra l’Italia di Sinner, vera favorita della competizione, e la Spagna padrone di casa di Alcaraz e, soprattutto, di Rafael Nadal. E, invece, il quarto di finale della Coppa Davis regala già una sorpresa: l’Olanda si impone 2 a 1 ed elimina la compagine spagnola.
Coppa Davis, la Spagna è eliminata: finisce la carriera di Rafael Nadal
Una giornata, quella di ieri, che passa a tutti gli effetti alla storia dello sport. Il 19 novembre 2024, infatti, rimarrà ricordato come l’ultimo giorno in cui Rafael Nadal è sceso su un campo da tennis come giocatore professionista. Lo spagnolo, 38 anni compiuti lo scorso giugno, ha perso il suo match di singolare contro Van de Zandschulp. A nulla è valsa la vittoria seguente di Alcaraz, perché gli olandesi si sono imposti nel doppio decisivo, eliminando i padroni di casa. “È stata la mia prima sconfitta in Coppa Davis” – racconta un malinconico Nadal – “E sarà anche l’ultima“. Rafa, infatti, era imbattuto in questa competizione, che lui ha vinto ben cinque volte, dal 2004, anno del suo debutto con la Spagna. Una delle tante statistiche che raccontano quanto il tennista classe 1986 sia stato un unicum nella storia di questo sport.
La carriera di Rafael Nadal
Più di 1000 match vinti, 92 titoli, 22 Grand Slam, ori Olimpici in singolare e doppio, 209 settimane in vetta al ranking mondiale. Numeri impressionanti che descrivono solo in parte il lascito di Nadal nel mondo del tennis. Dello spagnolo si ricorderanno soprattutto la grande forza d’animo e l’incredibile talento che gli hanno permesso di imporsi negli scenari più competitivi dagli albori della carriera, fino alle ultime apparizioni. E poi gli scontri con i rivali di sempre, Novak Djokovic e Roger Federer, incontrato per la prima volta esattamente 20 anni fa a Miami. Proprio Roger ha deciso di salutare il suo rivale e amico di sempre con una toccante lettera postata sui social alla vigilia della Davis: “Rafa, che incredibile viaggio, il tuo amico resterà sempre al tuo fianco“.