> > Cop29, a Baku rush finale per trovare accordo finanziario "ambizioso"

Cop29, a Baku rush finale per trovare accordo finanziario "ambizioso"

Roma, 22 nov. (askanews) – Ultimo giorno ufficiale di colloqui alla Cop29, la conferenza sul clima che si svolge a Baku, in Azerbaigian. I negoziati sebbene impantanati proseguono a ritmo serrato, ed è molto probabile che vadano ai tempi supplementari, almeno fino a sabato, mentre è stata pubblicata una nuova bozza per raggiungere un accordo finanziario definito “ambizioso”. Il Paese ospitante invita i delegati a superare le loro divergenze, il capo negoziatore azero, Yalchin Rafiyev:

“Questo è il momento in cui dovete scoprire tutte le vostre carte. Il tempo di mantenere le vostre posizioni massimaliste è passato. Ora abbiamo bisogno di unità e impegno in un vero spirito di compromesso e solidarietà”.

Parlando a margine con i giornalisti, il ministro dell’Ambiente svizzero, Albert Rosti, ha commentato:

“È meglio arrivare a un cifra ambiziosa, che è più alta di, chiaramente più alta, molto più alta dei cento miliardi esistenti, questo è chiaro. Ma non può essere troppo alta e irrealistica. Sarebbe molto peggio del dare una cifra e avere un risultato”.

La priorità della COP29 è concordare un nuovo obiettivo per sostituire i 100 miliardi all’anno che le nazioni ricche forniscono a quelle più povere per ridurre le emissioni e adattarsi ai disastri. Il nuovo testo propone di aumentare i finanziamenti dei paesi ricchi rispetto ai paesi in via di sviluppo fino a 250 miliardi di dollari l’anno, ovvero due volte e mezzo l’impegno attuale per il periodo 2020-2025, cifra giudicata troppo bassa dalle ong. Inoltre questo denaro è essenzialmente pubblico, mentre i principali contributori, come l’Unione Europea, sostengono che tali richieste sono politicamente irrealistiche e che il denaro del settore privato deve svolgere un ruolo importante. Il nuovo impegno – secondo la bozza – andrebbe fino al 2035, e potrebbe essere finanziato “da un’ampia varietà di fonti, pubbliche e private, bilaterali e multilaterali, comprese fonti alternative”.