Lo spopolamento si può fermare offrendo fino a 100mila euro a chi sceglie di combatterlo. La Provincia autonoma di Trento sta per lanciare questa nuova iniziativa con un contributo record per contrastare il declino demografico dei suoi piccoli comuni, come riportato dal Corriere.
Il declino demografico in Trentino
Il declino demografico in Trentino è un problema crescente, legato principalmente all’invecchiamento della popolazione e alla bassa natalità. Molti piccoli comuni, in particolare nelle zone montane, stanno sperimentando una progressiva diminuzione della popolazione, con conseguente spopolamento delle aree rurali. Questo fenomeno minaccia la vitalità economica e sociale delle comunità, con effetti negativi su servizi, infrastrutture e opportunità di sviluppo.
Le proiezioni indicano che entro il 2040 la popolazione scenderà da circa 543.000 a 522.000 abitanti, registrando una diminuzione del 3,8%, il tasso più basso nel Nord Italia dopo la provincia di Bolzano.
Questo processo è determinato dalla riduzione dei tassi di natalità e dall’incremento della mortalità. Nel 2022, il tasso di natalità è stato di 8,3%, mentre quello di mortalità ha toccato il 9,9%, rendendo il Trentino la regione con il più alto tasso di mortalità in Italia.
Contributo fino a 100mila euro per chi va a vivere in 33 comuni del Trentino: ecco cosa bisogna fare
La giunta provinciale di Trento sta preparando una lista di piccoli Comuni che beneficeranno di un contributo a fondo perduto per chi acquista e ristruttura un immobile. Il progetto, con un finanziamento di circa 10 milioni di euro, coinvolgerà inizialmente una ventina di paesini, che potrebbero diventare trentatré.
I comuni saranno selezionati in base al calo demografico degli ultimi dieci anni, che varia dal -0,3% al 20%.
“È un provvedimento di coesione sociale, per ripopolare alcuni Comuni. Non chiediamo l’Isee, ma che i ristrutturatori portino al territorio nuovi cittadini attivi. Stiamo parlando di Comuni ‘marginali’ molto piccoli, in cui l’immissione di soli cinque nuovi gruppi familiari cambia la vita di un paese”, dichiara Ileana Olivo, dirigente provinciale dell’unità di missione che ha individuato i territori.
Nei 33 paesi del Trentino, dove ci sono molte case abbandonate, chi ristruttura una proprietà riceverà inoltre un contributo fino a 80mila euro su una spesa di 200mila (fino al 40% nei centri storici, 35% fuori). Chi acquista una casa in queste zone avrà anche un aiuto di fino a 20mila euro per l’acquisto, oltre al contributo per la ristrutturazione.
I contributi sono destinati a chi acquista e ristruttura un immobile in uno dei comuni selezionati, con un massimo di tre unità per persona. Il beneficiario non deve essere residente nel comune, a meno che non abbia più di 45 anni. Le domande saranno raccolte in periodi di 3-4 mesi e i contributi erogati rapidamente, con lavori che potrebbero iniziare entro fine anno.
Tra i comuni selezionati ci sarebbero località delle valli trentine come la Val di Non, la Val di Sole e la Valsugana, ma anche aree più turistiche come il Primiero e la zona sciistica di San Martino di Castrozza.