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Contrariamente ai rumors, Palazzo Chigi nega la rimozione degli agenti di polizia dal progetto del primo ministro.

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La primo ministro Giorgia Meloni ha deciso di rimuovere la polizia dal suo ufficio, causando critiche e accuse di paranoia dalle forze di opposizione. Nonostante dette accuse, il responsabile della comunicazione di Meloni, Fabrizio Alfano, afferma che la sicurezza non è compromessa e che Meloni ha fiducia nelle forze di polizia. Il sindacato di polizia Silp Cgil conferma che gli agenti sono stati allontanati dall'ufficio della premier, suggerendo una mancanza di fiducia. Membri dell'opposizione, tra cui Matteo Mauri del Partito Democratico e Matteo Renzi di Italia Viva, criticano la decisione come inutile e grave. Il M5s accusa Meloni di essere ossessionata da nemici immaginari. L'Avs ha richiesto spiegazioni al ministro Matteo Piantedosi.

Meloni è preoccupata per possibili complotti e decide di rimuovere la polizia dal suo ufficio. Un recente articolo pubblicato sul giornale La Stampa lancia una nuova controversia riguardante la primo ministro, che è stata criticata duramente dalle forze di opposizione, accusandola di essere in preda alla ‘sindrome del bunker’. Tuttavia, Fabrizio Alfano, il responsabile della comunicazione di Meloni, respinge l’accusa, affermando che ‘la misura adottata non altera la sicurezza’, se non per il fatto che la premier ‘ha chiesto una riconsiderazione della necessità di avere un agente di polizia dedicato esclusivamente all’accompagnamento nell’ascensore’. Allo stesso tempo, il sindacato Silp Cgil conferma che ‘si è verificato che gli agenti addetti all’ispettorato di Ps Palazzo Chigi sono stati allontanati dal piano dove si trovano gli uffici della primo ministro Giorgia Meloni, probabilmente a causa della mancanza di fiducia in loro’. Il Copasir potrebbe essere coinvolto nel caso, con una convocazione prevista alle 14. Durante la discussione sulla legge sulla sicurezza nella Camera dei Deputati, le opposizioni hanno sollevato il caso in risposta all’articolo, che suggerisce che Meloni avrebbe richiesto di non avere poliziotti davanti al suo ufficio al primo piano, rinunciando alla sicurezza fornita dal personale dell’ispettorato del palazzo. Secondo gli informatori, la premier avrebbe preso questa decisione basandosi sulla sua fiducia nella sua scorta personale. Meloni ‘ha da sempre piena fiducia’ nelle forze di Polizia, ‘nulla è cambiato’, afferma il responsabile della sua comunicazione, aggiungendo che ‘la sicurezza al primo piano continua a essere garantita dalle forze di Polizia del Palazzo Chigi’. Assicura anche ‘che non è stato dato alcun ordine verbale o scritto’. Fonti interne riferiscono che la misura è stata adottata ieri alle 17.

Il sindacato di polizia Silp Cgil ha confermato l’approvazione dell’inusuale decisione che ha lasciato sgomenti i suoi membri, i quali lavorano con impegnativo e senso di dovere per garantire la sicurezza di coloro che hanno il dovere e l’onore di amministrare il nostro paese. Matteo Mauri del Partito Democratico, ex viceministro dell’Interno, sottolinea che il venire meno all’accaduto è sia inutile che infantile, specialmente quando si cerca di giustificare la decisione facendo riferimento all’accompagnamento negli ascensori. “Siamo completamente certi di ciò che è accaduto”, ha detto. Per Matteo Renzi, capo di Italia Viva ed ex presidente del Consiglio, l’atto di rimuovere gli ufficiali di polizia dall’ascensore del Premier è estremamente grave, e sostiene che Meloni ‘continua a intravedere fantasmi’. Il M5s criticano Meloni per la sua ossessione con nemici immaginari, sostenendo che non può governare il paese in tali condizioni. L’Avs ha richiesto delle spiegazioni al Viminale presentando un’interrogazione parlamentare al ministro Matteo Piantedosi.