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Conte sostiene che fermare il progresso del M5s va contro i principi democratici. Se l'assemblea decide che lui dovrebbe ritirarsi, per lui sarebbe assolutamente accettabile.

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Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha affermato che fermare l'evoluzione del partito sarebbe antidemocratico e che il M5s dovrebbe rappresentare i cittadini, evitando le caste. Conte sottolinea l'importanza del coinvolgimento dei partecipanti e il rispetto delle decisioni dell'assemblea del partito. Dice di accettare qualsiasi decisione dell'assemblea, anche se implica il suo ritiro dal movimento. Secondo Conte, il ruolo del garante, rivestito da Beppe Grillo, dovrebbe essere di guida morale, non di veto. Negli sviluppi politici, Conte esclude l'inclusione di Matteo Renzi nel M5s, sottolineando l'importanza dell'etica pubblica e della coerenza con i principi del partito.

Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha dichiarato che interrompere l’evoluzione del partito sarebbe antidemocratico. In seguito alle polemiche con il fondatore Beppe Grillo, Conte ha ribadito che il principio chiave del M5s è quello di rappresentare i cittadini ed evitare le caste.

Conte ha poi espressamente dichiarato l’importanza del coinvolgimento dei partecipanti e ribadito che non si tratta di una questione personale tra lui e Grillo. Ha inoltre sottolineato la necessità di rispettare le decisioni dell’assemblea del partito. Ha sostenuto che le proposte saranno formulate a partire dalla comunità del M5s e saranno poi sottoposte a votazione.

Ha infine annunciato che se l’assemblea decidesse che lui non è più l’uomo giusto per il movimento, ne avrebbe piena accettazione. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza di rimettere in moto la politica in un momento in cui l’astensionismo in Italia ha superato il 50%.

Beppe Grillo concepisce la sua posizione di garante come un ruolo di veto, secondo l’ex Primo Ministro. Tuttavia, sostiene che la figura del garante dovrebbe rappresentare l’eredità del fondatore, fungendo da autorità morale e guida, e mantenendo la posizione di un “padre nobile”. Senza queste caratteristiche, il ruolo diventa antidemocratico, ha spiegato. “Non ho mai avuto un’opinione negativa su Grillo, poiché non ho alcun motivo per non apprezzare gli sforzi di chi ha dato vita a questo progetto con Casaleggio. Un progetto che deve progredire”, ha notato.

Giuseppe Conte respinge apertamente l’idea di includere Matteo Renzi nel suo campo politico. Durante il Festival di Open, il leader del M5s ha affermato che per loro, l’etica pubblica è di estrema importità. Se una persona accetta denaro da uno stato estero, non può semplicemente unirsi al loro campo politico dopo avere espresso il proprio sostegno a Meloni e aver perso alle elezioni europee. “Non si può affezionare le cose così”, ha detto. “Siamo fermamente interessati a costruire un’alternativa” al governo attuale, ed è chiaro che collaboreremo con i partiti dell’area progressista, ma non rinunceremo ai nostri principi e valori”, ha sostenuto. Secondo lui, più che essere ampio, il campo dovrebbe essere coeso.