Giuseppe Conte ha sottolineato la sua intenzione di non rispondere più a Beppe Grillo e di concentrarsi sul difendere il percorso costituzionale, che ritiene sia irrevocabile e ben avviato. Queste parole sono state espresse dal capo del M5s nella trasmissione “4 di sera”, dove ha escluso la possibilità di una scissione come conseguenza delle tensioni recenti con il fondatore del movimento.
Conte ha commentato le affermazioni di Grillo, il quale si dichiara non come il proprietario del Movimento, ma come il padre. “Sicuramente, Grillo ha fondato il movimento e ha avuto il merito di lanciare questa grande iniziativa per combattere la vecchia politica e la corruzione, per affermare l’etica pubblica e resistere ai privilegi di pochi a discapito dei diritti di tutti. Tuttavia, il padre non può aspettarsi di avere un controllo remoto in mano e di esercitare il controllo parentale per dettare ai figli quello che possono vedere e discutere, dal momento che siamo una comunità di adulti,” ha affermato Conte.
Conte ha sperato che si metta fine a questa questione. “Se le diffide formali continueranno a arrivare, poi gli avvocati dovranno rispondere. Io non risponderò più, ho già chiarito quella che è la mia posizione a nome della comunità e che questo processo è irrevocabile e non può essere fermato da nessuno”. Parlando della possibilità di una scissione, ha ammonito, “Si fa solo quando non c’è possibilità di dialogo, sebbene qui pensare a una scissione quando vi è una ampia partecipazione di tutti i membri sarebbe follia”. Sui progressi del percorso costituzionale, Conte ha aggiunto, “Dobbiamo proseguire. Stiamo affrontando con grande entusiasmo questa straordinaria avventura. Dobbiamo lavorare e confrontarci sui nostri obiettivi strategici per cambiare l’Italia”.
Durante la sua apparizione a “4 di sera”, Giuseppe Conte ha espresso la necessità di un nuovo dinamismo nella politica ed ha evocato la situazione critica dell’Open Arms, in cui è coinvolto Matteo Salvini. Il capo del M5s ha chiesto prudenza affermando: “Non augurerei a nessuno una condanna, nemmeno ai miei oppositori politici, ma le mie opinioni sono state fatte note attraverso lettere scritte e documentate”. Ha sottolineato di aver sempre sostenuto il controllo nazionale sui confini, tuttavia, ha riconosciuto la situazione differente della tematica marittima rispetto a quella terrestre alludendo all’obbligo delle autorità del POS di assistere chi si trova in condizioni di emergenza in mare.
Conte ha inoltre parlato delle gravi condizioni meteo che stanno devastando l’Emilia Romagna, esprimendo il suo supporto alla popolazione colpita. Ha espresso rammarico nel vedere la stessa regione alluvionata solo un anno dopo la calamità precedente. Ha istigato alle autorità a non ripetere gli errori del passato in cui sono state fatte promesse di aiuti economici che non sono mai stati erogati. Ha inoltre citato la presidente Meloni che era pronta a comparire in scena con gli stivali per le telecamere.
Ha criticato il ministro Musumeci che ha scaricato le sue responsabilità sulle autorità regionali o addirittura su un altro ministero, e ha affermato che se avesse adottato un comportamento simile durante la pandemia da Covid, il paese sarebbe crollato. Ha quindi esortato a un pieno coinvolgimento da parte di tutte le autorità di soccorso.