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Un episodio preoccupante
Martedì prossimo, l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare (Isin) effettuerà un nuovo sopralluogo presso il Centro ricerche della Casaccia, situato alle porte di Roma. Questo intervento si rende necessario dopo che, il 21 novembre, un operaio di 59 anni è risultato contaminato da plutonio. Le sue condizioni di salute sono state giudicate buone, tanto da permettergli di tornare al lavoro, sebbene dovrà evitare il contatto con la sostanza per almeno tre mesi.
La valutazione dell’Isin
Francesco Campanella, direttore dell’Isin, ha dichiarato che l’evento è attualmente considerato un’anomalia, classificata come livello 1 della scala Ines, che si applica a eventi nucleari e radiologici. L’obiettivo dell’Isin è di completare le verifiche rapidamente per confermare le ricostruzioni effettuate fino ad ora e per escludere la possibilità, sebbene remota, di un guasto, che corrisponderebbe a un livello 2 della scala Ines. Un guasto potrebbe indicare un malfunzionamento dei dispositivi di protezione individuale, il che richiederebbe ulteriori azioni correttive.
Le circostanze della contaminazione
Secondo le prime indagini, l’operaio si sarebbe contaminato durante la fase di svestizione, per inalazione, al termine del turno di lavoro. L’allerta è scattata quando ha superato i controlli in uscita, preceduto da altri cinque colleghi, per i quali non sono state segnalate anomalie. Le analisi hanno rivelato una presenza di plutonio corrispondente a un anno di lavoro. È importante sottolineare che il centro della Casaccia, gestito dall’Enea, ha una lunga storia legata alla ricerca nucleare, ma ha subito una riconversione dopo il 1987, quando l’Italia ha abbandonato il nucleare.
Prossimi passi e indagini
Il laboratorio è stato trasferito sotto la gestione della Sogin nel 2003, società pubblica responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari. Campanella ha aggiunto che le evidenze attuali suggeriscono un episodio caratterizzato da un certo grado di casualità. Durante il nuovo sopralluogo, a cui parteciperanno anche i carabinieri del Noe, si procederà con un’analisi approfondita dello stato dei luoghi e degli elementi di scenario. Se dovessero emergere profili di natura penale, l’Isin invierà un’informativa alla Procura di Roma per avviare un’indagine.