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Consiglio federale della Lega, nessun provvedimento per Bossi: "Occorre litigare meno nel partito"

Bossi Lega

Nessun provvedimento per il fondatore della Lega, Umberto Bossi: tre ore di Consiglio federale della Lega

Il partito, guidato da Matteo Salvini, ha sorvolato sul presunto voto in dissenso alle ultime europee del fondatore della Lega, Umberto Bossi.

Il Consiglio federale della Lega

Il partito si è riunito per valutare i risultati elettorali delle ultime europee e dei ballottaggi appena terminati. Al momento resta, però, chiaro che situazioni di conflitto interne non favoriscono la Lega, soprattutto in occasione di tornate elettorali. A sottolinearlo è il capogruppo in Senato, Massimiliano Romeo:

“Occorre litigare meno in Lega”.

Nonostante ciò, mentre la questione relativa al fondatore Bossi non viene sollevata: si andrà avanti, invece, sull’ex segretario lombardo, Paolo Grimoldi. Ci saranno provvedimenti, a pronunciarsi sarà il comitato di disciplina del partito di via Bellerio. A Grimoldi, in sostanza, viene imputato di aver fatto sapere, alla vigilia delle elezioni europee, il voto di Umberto Bossi per Marco Reguzzoni di Forza Italia.

Il ringraziamento di Matteo Salvini

Matteo Salvini ha voluto, invece, ricordare i 550 sindaci del partito attualmente in carica, anche grazie ai risultati delle ultime comunali:

“È stata anche l’occasione per ringraziare tutti i candidati e gli eletti, con particolare riferimento alle Europee”.

A intervenire, nel Consiglio, tutti i dirigenti presenti e quelli collegati via zoom, con i responsabili regionali pronti a fare il punto anche in vista delle prossime scadenze elettorali.