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Il Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato il Documento di economia e finanza: gli altri punti affrontati.
I punti del Consiglio dei ministri
All’ordine del giorno in Cdm anche il disegno di legge per la ratifica dell’Accordo fra Italia e Albania sulla sicurezza sociale fatto a Roma il 6 febbraio scorso e l’esame preliminare un decreto legislativo con disposizioni per la razionalizzazione dell’imposta di registro, di quella sulle successioni e donazioni, su quella di bollo e degli altri tributi indiretti diversi dall’Iva.
Inoltre, un decreto del Presidente della Repubblica con modifiche del regolamento per l’esecuzione del Codice della navigazione, l’esame preliminare di un altro decreto del Presidente della Repubblica sul regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del ministro dell’Agricoltura e dell’Organismo indipendente di valutazione della performance.
I dati presentati dal Def nel Consiglio dei ministri
Il primo dato che attira l’attenzione è quello sul Pil, confermato a una crescita dell’1% nel 2024.
La crescita sarà poi del 1,2% nel 2025, dell’1,1% nel 2026 e dello 0,9% nel 2027.
Positive le dinamiche di inflazione e occupazione. Nel prossimo triennio i prezzi al consumo in Italia sono visti al di sotto del 2% e anche la disoccupazione è stimata in calo.
Le parole di Giancarlo Giorgetti in merito al nuovo Def
«Il termine per la presentazione del nuovo Def, il programma strutturale fiscale, è stabilito per il 20 settembre, ma è nostra volontà presentarlo anche prima, quando saranno disponibili tutti gli elementi, a partire dalla traiettoria tecnica prevista per la metà del mese giugno dalla Ue. Questo Def tiene conto delle decisioni, della rivoluzione delle regole bilancio fiscali in sede europea. Mancano le disposizioni attuative, le istruzioni per costruire il percorso».