Milano, 23 gen. (askanews) – “Cosa succederebbe se Trump venisse rieletto? Evidentemente ha detto pubblicamente quello che pensa. Ha fatto alcune promesse radicali riguardo alla guerra russo-ucraina. Ha detto che sarebbe riuscito a farla finire in un giorno o in un periodo di tempo molto breve. Ovviamente, se ci si pensa bene, questo non sembra molto convincente. D’altra parte, non si sa nemmeno cosa succederebbe, se provasse effettivamente ad attuarlo, costringendo l’Ucraina a un compromesso che il nostro popolo non sostiene. Potrebbe essere una situazione molto pericolosa per noi e per il mondo, in generale”.
A parlare è il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Alexander Rodnyansky, docente a Cambridge e presenza di alto profilo nella delegazione ucraina a Davos.
Rodnyansky ammette che un “presidente degli Stati Uniti ha molto potere e molta influenza su come le cose potrebbero finire per il sostegno all’Ucraina e con lo sforzo bellico che Kiev sta affrontando. Non sappiamo se ci siano questi rischi. Il presidente degli Stati Uniti ha molto potere su queste cose e molta influenza.
Ma se dovesse pensare a ciò che la parte russa desidera?
“Sospetterei che desiderino Donald Trump come presidente. Ciò non significa che il sostegno all’Ucraina vacillerà del tutto. Non ci farei congetture. Poiché c’è anche il Congresso, il Senato e un presidente deve tenerne conto. Il presidente degli Stati Uniti d’America non può semplicemente governare come un leader autoritario in Russia”.
Il sostegno all’Ucraina è bipartisan, certamente era bipartisan se guardiamo a un anno fa, o all’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, all’invasione su vasta scala. Se sia ancora interamente bipartisan, o che una parte sia un po’ meno propensa ad aiutare l’Ucraina ad andare avanti, è una questione aperta.
“Ovviamente ci sono dei rischi: non essere così unanime; ulteriori ritardi se dovesse entrare in carica un altro presidente. E la pressione sull’Ucraina: in un modo o nell’altro potrebbe manifestarsi in modo più chiaro. Forse con meno sicurezza, ma continuerei a ipotizzare che il nostro sostegno sia lì, per noi”.
Intervista di Cristina Giuliano
Montaggio di Linda Verzani
Voce Rodnyansky: Paolo Menzione
Immagini askanews, Afp