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Connettività: obiettivi Ue 2030 in bilico nel nostro paese?

03 02 25 notizieit connettivita

Nella società attuale la connettività ultraveloce non è più un lusso, ma un elemento imprescindibile per la crescita socioeconomica di un paese.

L’Unione Europea, alla luce di questa necessità, ha fissato ambiziosi obiettivi per il 2030: garantire una connessione di almeno 1 Gigabit al secondo per tutte le famiglie europee e assicurare la copertura 5G in ogni area popolata. 

Tuttavia in Italia questi traguardi rischiano di rimanere un miraggio, ostacolati da una burocrazia lenta e macchinosa che sembra paralizzare ogni tentativo di progresso. 

L’analisi dell’Istituto per la Competitività

L’Istituto per la Competitività ha condotto un’analisi approfondita, intitolata “Semplificare per digitalizzare”, che svela le criticità del sistema autorizzativo italiano. I risultati sono allarmanti: i tempi di risposta degli enti nazionali (come i gestori di strade, autostrade e ferrovie) sono eccessivamente lunghi e non uniformi. Per ottenere un’autorizzazione dai gestori delle infrastrutture stradali, le aziende devono attendere in media 202 giorni, mentre per le autostrade si arriva addirittura a 266 giorni. 

Questa disomogeneità nelle prassi, sia a livello tecnico che amministrativo, rende il processo ancora più complesso e imprevedibile. Anche gli iter autorizzativi presentano grosse lacune, specialmente per le istanze di riutilizzo, spesso trattate come nuove costruzioni, e l’abusivismo, con soggetti terzi non in grado di produrre i necessari permessi.

Un altro nodo critico è rappresentato dalle conferenze dei servizi, uno strumento nato per semplificare i procedimenti autorizzativi. La realtà, però, è ben diversa: molte conferenze non vengono convocate, e anche quando si svolgono, spesso si traducono in pareri preliminari che, di fatto, complicano ulteriormente le procedure.

Connettività: la linfa vitale per lo sviluppo e le imprese

La connettività, infatti, non è un mero tecnicismo, ma il fondamento su cui si basa la vita moderna. Permette lo smart working, rende possibile la telemedicina, portando servizi sanitari nelle zone più isolate, ed è essenziale per l’istruzione online, garantendo pari opportunità di apprendimento per tutti. 

Per le imprese poi la connettività è la linfa vitale per l’e-commerce, la gestione degli ordini, la comunicazione con i clienti e l’espansione dei mercati. In questo contesto, a giocare un ruolo cruciale sono i finanziamenti a fondo perduto: rappresentano un’opportunità per le imprese, soprattutto le PMI, di investire in soluzioni digitali e migliorare la loro competitività. L’accesso a tali fondi, però, è spesso vincolato alla presenza di una buona connettività, creando un circolo virtuoso tra innovazione e infrastrutture.

Il paradosso della digitalizzazione 

Tuttavia, è un paradosso che, nonostante l’importanza della connettività e gli sforzi profusi per la digitalizzazione, permanga una burocrazia che pare mettere i bastoni tra le ruote ad ogni progresso. Anche il sistema di identità digitale, con le sue complessità legate a CIE e SPID, rivela una problematica più ampia, dove la digitalizzazione rischia di rimanere ingabbiata nei lacci di procedure obsolete.

Per superare questa situazione di stallo, è fondamentale una collaborazione tra governo centrale ed enti locali, potenziando le risorse e promuovendo la formazione del personale. Campagne di comunicazione istituzionale mirate possono contribuire a sensibilizzare la cittadinanza, promuovendo un cambiamento culturale che valorizzi la digitalizzazione. Solo così l’Italia potrà recuperare il ritardo e competere nel contesto europeo.

In conclusione, le criticità evidenziate dall’analisi dell’Istituto per la Competitività e il paradosso della burocrazia che permane rendono urgente un intervento coordinato e un approccio integrato. Solo con un forte impegno e un cambio di mentalità sarà possibile superare le sfide attuali e garantire al nostro paese un futuro digitale competitivo, dove gli obiettivi di connettività UE per il 2030 diventino una realtà concreta.