La Direzione Investigativa Antimafia sta eseguendo un provvedimento emesso dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione con il quale è stata disposta la confisca di 100 milioni di euro, complesso societario e patrimoniale di Antonino e Carmelo Paratore.
Smantellato così l’impero imprenditoriale del clan Santapaola-Ercolano.
Indagine avviata nel 2020: confiscati 100 milioni
L’indagine avviata nel 2020 dalla DIA, con la Procura distrettuale etnea, ha preso in esame la posizione economica, finanziaria e patrimoniale dei due imprenditori, già coinvolti in indagini penali coordinate dalla Procura, per le quali erano stati tratti in arresto con l’operazione denominata ‘Piramidi‘.
Il provvedimento riguarda 14 società di capitali, operanti principalmente nei settori della raccolta e trattamento dei rifiuti, nella gestione di stabilimenti balneari, nell’acquisto, nella gestione e nella vendita di immobili, oltre a 8 fabbricati.
Il Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione – ha stabilito la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di tre anni.
I rapporti con il boss Maurizio Zuccaro
Il forte legame tra gli imprenditori emerge anche dalla presenza dei Paratore al battesimo della figlia del boss Zuccaro e al matrimonio del primogenito di quest’ultimo, anch’egli condannato per reati in materia di mafia.
L’uomo è oggi detenuto nel carcere di Opera a Milano e storico esponente del clan Santapaola-Ercolano, nonché assassino di Luigi Ilardo, nota “fonte Oriente” ucciso a Catania nel 1996.