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Confederazione Agricoltori Italiani, il messaggio del presidente Sergio Mattarella: "Caporalato inaccettabile"

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Il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al presidente della Confederazione Agricoltori Italiani

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio a Cristiano Fini, presidente della Confederazione Agricoltori Italiani, esprimendo le sue parole sul tema del lavoro e del caporalato.

Il messaggio del presidente Sergio Mattarella sul caporalato

Va assicurato al lavoro il giusto compenso, contrastando con forza le forme di sfruttamento che raggiungono nel caporalato un apice di inaccettabile illegalità”.

Mattarella ha sottolineato che la società intera deve essere consapevole e sostenere l’impegno dei produttori agricoli. Ha spiegato che la salubrità dei cibi, la qualità dei prodotti destinati al mercato, nonché l’integrità e la cura dei territori che rappresentano la nostra bellezza e ricchezza, dipendono dal lavoro quotidiano e dalle capacità progettuali del mondo agricolo.

Infine, il capo dello Stato ha parlato dello spopolamento delle aree interne e montane, affermando che tale fenomeno può essere contrastato attraverso la rigenerazione agricola, con produzioni innovative che offrono opportunità di impiego per i giovani.

“Alla Confederazione e ai delegati in assemblea formulo gli auguri più cordiali di buon lavoro, ha concluso il Presidente della Repubblica.

Contrasto allo sfruttamento lavorativo e al caporalato

Il contrasto allo sfruttamento lavorativo e al caporalato è una delle principali priorità del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Un fenomeno che, purtroppo, si estende su tutto il territorio nazionale e si manifesta attraverso gravi violazioni delle normative relative agli orari di lavoro, ai salari, ai contributi previdenziali, ai diritti alle ferie, alla salute e sicurezza sul lavoro, nonché al trattamento dignitoso dei lavoratori.

Il sistema del “caporalato” si riferisce a pratiche illegali di intermediazione, reclutamento e organizzazione della manodopera, che alimentano sfruttamento e abusi.