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Condizioni meteorologiche avverse: una nuova inondazione colpisce la Romagna, causando paura e dando luogo a evacuazioni.

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La continua pioggia ha provocato un aumento dell'allerta, causando inondazioni e frane nelle regioni di Romagna e Bolognese, con gli argini dei fiumi che si sono gonfiati fino a straripare. Tra mille e millecinquecento persone sono state evacuate e ci sono stati due possibili dispersi. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha offerto il suo sostegno, mentre il villaggio di Modigliana è stato tra i più colpiti. Anche altre aree della provincia di Bologna, come Budrio e la val di Zena, e i residenti di Forlì hanno subito allagamenti. Il fiume Lamone ha rotto l'argine, allagando un villaggio, ma la maggior parte degli abitanti erano stati precedentemente evacuati. Il servizio ferroviario è stato in gran parte ripristinato mentre le previsioni meteo mantengono l'Emilia-Romagna in allerta rossa. La Protezione Civile ha insistito che l'emergenza non è ancora conclusa. Anche le Marche e l'alto Mugello sono stati colpiti dal maltempo.

Continuando incessantemente, la pioggia ha aumentato progressivamente l’allerta, gonfiando gli argini dei fiumi. Inizialmente, la situazione era soltanto preoccupante, ma ha subito un peggioramento. Un anno e mezzo dopo l’atroce maggio 2023, le regioni inondate della Romagna e del Bolognese hanno rivissuto le stesse atrocità. Una notte e una giornata tese hanno visto le acque dei fiumi straripare, prima sulle colline e poi nelle pianure, provocando frane e allagamenti. Tra i mille e i millecinquecento evacuati, ci sono stati due possibili dispersi.

“Mi sono appena confrontato con Irene Priolo, presidente ad interim dell’Emilia-Romagna, per essere aggiornato sulla situazione e offrire il mio sostegno in questo momento critico, chiedendole di esprimere la mia gratitudine a tutti coloro che stanno lavorando per aiutare chi ha bisogno,” ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel tardo pomeriggio. Le aree più duramente colpite comprendono il villaggio di Modigliana, devastato dalle frane dove “il fiume è esondato” improvvisamente come ha testimoniato il sindaco Jader Dardi. A seguire, alcune aree della provincia di Bologna, tra cui Budrio, dove l’Idice ha straripato ancora una volta, e la val di Zena che è stata inondata. I residenti di Forlì hanno vissuto momenti di preoccupazione a causa dell’atteggiamento minaccioso del fiume Montone. In particolare, la pianura ravennate: Faenza, Castel Bolognese, Cotignola, Lugo, i cui centri storici sono stati risparmiati. Inoltre, nel tardo mattino, quando sembrava che le acque iniziano a risalire, Bagnacavallo e la frazione Traversara sono diventati il punto focale per i soccorritori.

Il fiume Lamone ha sfondato l’argine, creando una vasta apertura e allagando il villaggio, con conseguenze devastanti e distruttive, tra cui il crollo degli edifici. Per fortuna, la maggior parte del villaggio era stata precedentemente evacuata in seguito a precauzioni. Alcuni abitanti sono stati soccorsi dai tetti degli edifici tramite elicotteri, altri con l’ausilio di gommoni. Tuttavia, due individui sono attualmente mancanti, come rivelato da una testimonianza, anche se non ci sono state segnalazioni ufficiali di persone scomparse.

Le previsioni meteorologiche iniziali indicavano che la precipitazione accumulata avrebbe raggiunto i 130 millimetri, ma nella realtà, come esempio sul bacino del Senio, è stata registrata una cumulata di 250 millimetri, pari o superiore all’evento del 16 e 17 maggio 2023, ha illustrato la presidente ad interim della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, per dare un’idea dell’ampiezza di quest’ulteriore evento estremo.

La pioggia ha infine cessato in molte zone ed i livelli dei fiumi sono notevolmente diminuiti, permettendo la revoca di numerose ordinanze di evacuazione o di trasferimento ai piani superiori. Il servizio ferroviario, che era stato sospeso in molte aree per precauzione, è stato per lo più ripristinato, ad eccezione di alcune situazioni di emergenza persistente. L’allerta meteo rossa per l’Emilia-Romagna si manterrà anche per domani, e le scuole nel Ravennate resteranno chiuse. A Forlì-Cesena ci saranno “chiusure in ambiti strettamente coinvolti”, ha aggiunto Priolo, mentre a Bologna molti sindaci hanno optato per mantenerle aperte.

Fabio Ciciliano, a capo del dipartimento della protezione civile, è stato recentemente a Priolo, dove ha ribadito che l’attuale emergenza “non è ancora conclusa, ma necessita di essere continuamente sorvegliata fino a quando l’acqua non sarà completamente assorbita dal mare”. Inoltre, il brutto tempo ha colpito anche le Marche e l’alto Mugello. Ad Ancona, il torrente Aspio ha provocato allagamenti durante la mattina, costringendo alla chiusura di vaste aree della città e di molte strade. Anche in provincia e a Senigallia si sono verificati problemi, sebbene nella parte pomeridiana della giornata si registrasse un miglioramento della situazione.