Condanna richiesta per Danilo Coppola, l'immobiliarista sotto accusa

Il pm Mauro Clerici chiede 2 anni e mezzo di reclusione per l'imprenditore romano.

Il caso di Danilo Coppola

Danilo Coppola, noto immobiliarista romano, si trova nuovamente al centro dell’attenzione giudiziaria. Il pubblico ministero di Milano, Mauro Clerici, ha richiesto una condanna di due anni e mezzo di reclusione per l’imprenditore, accusato di tentata estorsione ai danni della società di gestione del risparmio Prelios. Questa accusa si inserisce in un contesto già complesso, caratterizzato da precedenti condanne per bancarotta e da un lungo iter giudiziario.

Le accuse e il contesto giudiziario

Coppola è stato estradato da Abu Dhabi lo scorso agosto e attualmente sta scontando una pena definitiva di oltre sei anni per bancarotta, legata ai fallimenti del Gruppo Immobiliare 2004 e di altre società. A questo si aggiunge una condanna recente di due anni e otto mesi nel processo noto come “Porta Vittoria bis”. Le indagini sulla tentata estorsione a Prelios sono emerse come un’estensione delle inchieste sulle bancarotte, rivelando un quadro di operazioni immobiliari e legami complessi tra le varie entità coinvolte.

Il ruolo di Immobiliare Orizzonti

Un elemento chiave in questa vicenda è rappresentato da Immobiliare Orizzonti, una società che, secondo l’accusa, sarebbe stata controllata da Coppola. Giuseppe Vitali, uno dei soci di questa società, ha già patteggiato nel procedimento. Le indagini hanno rivelato che Immobiliare Orizzonti ha avviato una causa civile contro Prelios, considerata dagli inquirenti un tentativo di ostacolare le trattative per la cessione dell’area di Porta Vittoria, acquisita dopo il fallimento.

La causa civile è vista come un pretesto per esercitare pressione sulla società di gestione del risparmio.

Le modalità della tentata estorsione

Secondo il pm Clerici, la tentata estorsione si sarebbe concretizzata attraverso una lettera inviata a Prelios dagli avvocati dell’ex moglie di Coppola. In questa comunicazione, si proponeva un accordo in cui Prelios avrebbe dovuto versare 1,5 milioni di euro e facilitare il trasferimento dell’Hotel Cicerone, in cambio della rinuncia di Immobiliare Orizzonti all’azione legale.

Questo scambio, se confermato, rappresenterebbe un chiaro tentativo di estorsione, aggravando ulteriormente la posizione di Coppola.

Prospettive future

Il processo si svolge davanti alla sesta sezione penale, sotto la direzione del giudice Amelia Managò. La situazione di Coppola rimane critica, con la richiesta di condanna che potrebbe portare a ulteriori complicazioni legali. La vicenda continua a suscitare interesse non solo per il suo impatto sul mondo immobiliare, ma anche per le implicazioni legali che ne derivano.

Gli sviluppi futuri saranno seguiti con attenzione, sia dagli addetti ai lavori che dall’opinione pubblica.