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La condanna di Elia17Baby
La Corte di Cassazione di Roma ha emesso una sentenza definitiva nei confronti di Elia Di Genova, noto come Elia17Baby, condannandolo a dieci anni di reclusione. Il trapper romano, di 28 anni, è stato riconosciuto colpevole di aver accoltellato alla schiena Fabio Piu, una guardia giurata di 36 anni, causando una lesione permanente. L’incidente è avvenuto la notte in un locale sulla spiaggia di Marinella, a Porto Rotondo, e ha suscitato un ampio dibattito sull’uso della violenza tra i giovani.
La dinamica dell’aggressione
Secondo la ricostruzione fornita dai carabinieri, l’aggressione è avvenuta al culmine di una discussione tra il personale di sicurezza di un locale notturno e un gruppo di ragazzi romani in vacanza. Elia17Baby era stato precedentemente allontanato dal locale per comportamento molesto. Fabio Piu, intervenuto per placare gli animi, è stato accoltellato, subendo una ferita che ha compromesso la sua colonna vertebrale, costringendolo a muoversi su una sedia a rotelle.
Le richieste della difesa e la risposta della Corte
Il legale di Elia17Baby, Pietro Nicotera, aveva chiesto una riqualificazione del reato da tentato omicidio a lesioni personali, sperando in una riduzione della pena. Tuttavia, la Suprema Corte ha accolto le richieste della procura generale, confermando la condanna. I legali hanno anche contestato l’uso delle testimonianze, ritenute decisive nei primi due gradi di giudizio, ma senza successo. La sentenza ha messo in luce la gravità dell’episodio e la necessità di affrontare il problema della violenza giovanile.