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Condanna all'ergastolo per l'omicidio di Rosa Gigante a Napoli

Immagine del processo per l'omicidio di Rosa Gigante a Napoli

La sentenza arriva dopo un lungo processo e segna un momento di giustizia per la vittima.

Il delitto che ha scosso Napoli

Il brutale omicidio di Rosa Gigante, madre del noto tiktoker Donato De Caprio, ha scosso profondamente la comunità di Napoli. La vittima, 72 anni, è stata trovata senza vita nella sua abitazione nel quartiere Pianura, con segni evidenti di violenza e un cavo attorno al collo. La condanna all’ergastolo per Stefania Russolillo, 48 anni, segna un capitolo doloroso ma necessario per la giustizia. La sentenza è stata emessa dalla Corte d’Assise di Napoli dopo un processo durato un anno e due mesi, durante il quale i familiari di Rosa hanno atteso con ansia la verità.

La dinamica del crimine

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, la Russolillo avrebbe pianificato l’omicidio e la rapina per circa un mese. Il giorno del delitto, il 18 aprile, è riuscita a entrare nell’abitazione della vittima con un inganno, approfittando della sua fiducia. Una volta dentro, la situazione è degenerata: la donna ha aggredito Rosa, utilizzando un tubo di gomma per strangolarla e infliggendole violenze fisiche. Il cadavere, trovato parzialmente bruciato, ha evidenziato la brutalità dell’azione. Prima di fuggire, la Russolillo ha tentato di distruggere le prove dando fuoco al corpo, un gesto che ha ulteriormente aggravato la sua posizione.

Il processo e le dichiarazioni dell’imputata

Durante il processo, Stefania Russolillo ha rilasciato dichiarazioni spontanee, esprimendo rammarico e scuse ai familiari di Rosa. Tuttavia, le sue parole non sono state sufficienti a scagionarla dalle accuse di omicidio aggravato, rapina e tentata distruzione di cadavere. La Procura ha sottolineato la premeditazione del crimine, evidenziando come la Russolillo avesse attentamente pianificato ogni dettaglio dell’azione. La sentenza, accolta con applausi dai parenti della vittima, rappresenta un momento di giustizia, ma anche un monito per la società riguardo alla violenza domestica e alle sue conseguenze devastanti.