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Condanna a 11 anni per stalking e lesioni permanenti a Como

Immagine di un tribunale a Como, simbolo di giustizia

Un caso di violenza domestica che ha scosso la comunità locale e sollevato interrogativi sulla sicurezza delle donne.

Il verdetto del tribunale di Como

Il tribunale collegiale di Como ha emesso una sentenza severa nei confronti di Said Cherrah, un uomo di 26 anni di nazionalità marocchina, condannato a 11 anni di reclusione per stalking e per aver inflitto lesioni permanenti al viso della sua ex fidanzata. L’episodio che ha portato alla condanna risale al , quando Cherrah ha gettato dell’acido sul volto della giovane, provocandole danni non gravi ma significativi. Questo caso di violenza domestica ha suscitato un forte dibattito sulla sicurezza delle donne e sull’efficacia delle misure di protezione.

Un episodio di violenza in un centro commerciale

Il 9 dicembre, Cherrah ha accoltellato la sua ex fidanzata nel parcheggio di un centro commerciale a Giussano, colpendola alle spalle. Questo attacco è avvenuto dopo che l’uomo era evaso dagli arresti domiciliari. La vittima, una giovane di 24 anni, si è presentata in aula su una carrozzina, ancora convalescente a causa delle ferite subite. La sua presenza in aula ha reso evidente il trauma e la paura che ha vissuto a causa delle azioni violente del suo ex compagno.

Le parole minacciose in aula

Durante l’udienza, l’atmosfera si è fatta tesa quando Cherrah, trattenuto dagli agenti della polizia penitenziaria, ha lanciato minacce alla sua ex fidanzata, dichiarando: “Se ti prendo ti ammazzo, tanto prima o poi esco”. Queste parole, tradotte dalla vittima, hanno messo in luce la gravità della situazione e il clima di paura che circonda le vittime di violenza domestica. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna di 12 anni, sottolineando la necessità di una risposta ferma contro tali comportamenti.

Un caso che solleva interrogativi sulla giustizia

La condanna di Cherrah rappresenta un passo importante nella lotta contro la violenza di genere, ma solleva anche interrogativi sulla protezione delle vittime e sull’efficacia delle misure di prevenzione. La società civile e le istituzioni devono lavorare insieme per garantire che le donne siano al sicuro e che i colpevoli di violenza siano puniti in modo adeguato. La vicenda di Cherrah è solo uno dei tanti casi che evidenziano la necessità di un cambiamento culturale e legislativo per affrontare il problema della violenza domestica in modo efficace.