Le loro “penne” erano in realtà degli stili appuntiti a un’estremità e a forma di spatola dall’altra, così da poter essere usati sia per scrivere che per cancellare; i “quaderni” erano delle tavolette quasi sempre in legno.
Tutto ciò serviva anche per redigere documenti importanti e lettere, sia pubbliche che private.
Vi chiederete come si ovviava al problema della privacy; ebbene, quando si desiderava che il proprio scritto non fosse sbirciato da mani e occhi estranei, due tavolette venivano poste l’una sull’altra, quindi chiuse a libro e sigillate con la ceralacca.