I risultati del programma “Chissà Chi È” trasmesso su Nove sono stati oggetto di ampia discussione e analisi, incluso il parere di Amadeus, il quale, ospite da Fabio Fazio la scorsa settimana, ha condiviso: “Non mi sorprende affatto, già in conferenza stampa avevo manifestato l’auspicio di partire da un 3%. Siamo in onda da poco tempo, il mio contratto dura quattro anni e ci sono ancora molte puntate da realizzare. È prematuro fare una valutazione ora. È importante dare il giusto tempo al format per trovare la sua strada e per capire il cambiamento di rete”.
Recentemente, anche Alfonso Signorini ha espresso il suo punto di vista riguardo agli ascolti non entusiastici. Un lettore della rivista “Chi” ha inviato una missiva al conduttore del Grande Fratello, cercando la sua opinione sul “basso share e sull’andamento di Chissà Chi È”. Signorini ha mostrato supporto per Amadeus, sottolineando che è corretto il desiderio del collega di rischiare, considerato che, a questo punto della sua lunga carriera, non ha più nulla da dimostrare. Ha anche condiviso che Amadeus sarebbe stato motivato a firmare con Nove per poter tornare a lavorare a Milano.
In merito ai risultati non brillanti di Amadeus, Signorini ha affermato: “La sua voglia di rimanere a Milano e di sperimentare era forte”. Inoltre, ha scritto: “Caro Antonio, sono con Amadeus. Quando si è già raggiunto molto nella vita, si può permettere di ascoltare almeno un po’ di più il cuore rispetto alla logica (che in questo caso avrei descritto come legata al portafoglio, ma quello di Amadeus è sicuramente soddisfacente). Lui desiderava tornare a vivere nella sua Milano, vicino alla famiglia, stanco della vita da pendolare tra Roma e casa. Ha sempre condotto programmi collaudati, quindi il rischio era relativamente basso”.
Potrebbe essere che, dopo aver trascorso così tanto tempo nella sua zona di comfort, avesse finalmente il desiderio di osare. Devo ammettere che questo è un merito per lui. Un affettuoso saluto!