Argomenti trattati
Negli ultimi anni, i social media sono diventati una piattaforma sempre più utilizzata dai professionisti della salute per raggiungere un pubblico giovane. Tuttavia, questa nuova modalità di comunicazione ha anche aperto la strada a una serie di problematiche legate alla disinformazione e alla scelta di professionisti non qualificati. Filippo Anelli, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO), offre alcuni consigli utili per orientarsi in questo panorama complesso.
Riconoscere i professionisti qualificati
Una delle principali preoccupazioni espresse da Anelli riguarda la difficoltà di distinguere i medici veri da coloro che si spacciano per tali sui social media. In particolare, il caso di una giovane siciliana che ha trovato un annuncio per una rinoplastica su TikTok ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e l’affidabilità delle informazioni sanitarie online. Anelli sottolinea l’importanza di verificare sempre le credenziali del medico, utilizzando strumenti come il portale della FNOMCeO, dove è possibile inserire il nome e la città per confermare la validità della professione.
La questione della chirurgia estetica
Il tema della chirurgia estetica è particolarmente delicato, poiché in Italia non esiste una specializzazione ufficiale in medicina estetica. Anelli avverte che, sebbene molti medici possano praticare questa disciplina, è fondamentale accertarsi che abbiano seguito un percorso formativo adeguato, come master e corsi post-universitari. È consigliabile controllare se il medico è presente negli elenchi delle società scientifiche, che possono fornire un ulteriore livello di credibilità.
Il valore della visita di persona
Infine, Anelli esorta i giovani a preferire sempre le visite di persona con specialisti qualificati. La cosiddetta “medicina online” non può sostituire il consulto diretto, poiché solo un medico in studio può effettuare un’osservazione completa e accurata del paziente. La salute è un tema serio e complesso, e affidarsi a informazioni superficiali trovate sui social media può portare a conseguenze gravi.