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Come l'inquinamento atmosferico danneggia il cervello degli adolescenti

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Ecco come l'inquinamento atmosferico danneggia il cervello di bambini e adolescenti. Studio evidenzia rischi per le capacità cognitive e disturbi mentali causati da polveri sottili (Pm2,5).

L’inquinamento atmosferico danneggia le capacità cognitive di bambini e ragazzi, secondo uno studio della Wayne State University di Detroit e del Cincinnati Children’s Hospital. La ricerca, pubblicata sulla rivista Brain Connectivity, è stata diffusa pochi giorni prima della Giornata Mondiale del Cervello del 22 luglio.

Come l’inquinamento atmosferico danneggia il cervello degli adolescenti

Analizzando 10mila bambini tra i 9 e i 12 anni, i ricercatori, guidati dalla neuroscienziata comportamentale Clara Zundel, hanno scoperto che l’esposizione alle polveri sottili e al particolato fine (Pm2,5) provoca alterazioni nelle connessioni cerebrali. L’esposizione allo smog è particolarmente pericolosa durante le fasi di sviluppo corporeo. I risultati della ricerca mostrano che tali esposizioni possono causare disturbi dell’attenzione e problemi mentali più gravi.

Il Pm2,5 è noto per causare problemi respiratori come l’asma, ma può anche influenzare negativamente il sistema nervoso centrale. I bambini e gli adolescenti sono particolarmente vulnerabili a causa del loro cervello in sviluppo.

L’inquinamento atmosferico minaccia il cervello degli adolescenti: ecco il perchè

Studi epidemiologici recenti collegano l’esposizione all’inquinamento atmosferico a un rischio maggiore di disturbi psichiatrici. La connettività funzionale a riposo all’interno e tra la rete Dmn e le reti di attenzione anticorrelate è influenzata dal particolato.

I ricercatori sottolineano che l’esposizione prolungata al Pm2,5 può causare alterazioni nell’organizzazione funzionale del cervello. Le implicazioni per la salute mentale sono preoccupanti, poiché si prevede un aumento delle concentrazioni di Pm2,5 in Nord America nei prossimi 25 anni a causa dei cambiamenti climatici.