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Le piante di pomodoro sono dei bellissimi ortaggi, molto frequenti negli orti o sui balconi delle case degli italiani.
Ciò che si cerca da queste piante non è solo la sua bellezza ma, soprattutto, i suoi frutti che rendono più ricca e gustosa la nostra cucina. A volte, però, succede che la pianta non produca i pomodori tanto desiderati a causa di una mancata impollinazione.
Pomodori
I pomodori si riproducono per autoimpollinazione, nel senso che sulla stessa pianta si trovano sia il fiore maschio che il fiore femmina, in grado di fecondarsi reciprocamente.
In alcuni casi succede che il polline maschile non riesca a raggiungere i fiori femmina a causa di diversi fattori sfavorevoli come la mancanza di insetti pronubi, la scarsa luminosità o l’assenza di vento. Tutto ciò significa che la pianta non darà frutti e quindi non ci saranno pomodori ad allietare la nostra tavola. Fortunatamente quando l’autoimpollinazione non funziona è possibile intervenire manualmente per far sì che producano frutti.
Impollinare le piante di pomodoro a mano
Quando le piante di pomodoro non si autoimpollinano è possibile ricorrere ad alcune tecniche. Si può cercare di ridurre i fattori negativi che limitano l’autoimpollinazione, ad esempio rimediare alla mancanza di luce spostando le piante in una zona dell’orto più luminosa. Oppure, nel caso di assenza di vento, si può simularlo manualmente scuotendo le foglie della pianta in modo da favorire l’impollinazione. Un’altra accortezza che può permettere l’autoimpollinazione è l’operazione di scacchiatura che consiste nel tagliare i germogli ascellari.
Chiamati anche cacchi o femminelle, sono i rami che crescono nell’intersezione tra un ramo e un altro non producendo fiori, ma togliendo solo aria che quindi indeboliscono la pianta.
Per permettere la fecondazione l’effetto da riprodurre è quello di una vibrazione, quindi si può semplicemente far vibrare i fiori con un pennello o addirittura, se si vuole assomigliare all’azione degli insetti, si può usare uno spazzolino elettrico. Il lavoro di impollinazione è solitamente effettuato dagli insetti, che possono essere portati sul luogo e controllati.
E’ possibile farlo con un’arnia di bombi che sono ideali per impollinare le piante di pomodoro. I bombi mordono il fiore facendolo vibrare e lasciando un’impronta della loro mascella che serve a riconoscere l’avvenuta impollinazione. E’ necessario che il fiore venga impollinato prima che si chiuda, rimanendo aperto da uno a tre giorni.
Quando anche tutti questi accorgimenti non dovessero bastare, è necessario ricorrere all’impollinazione manuale delle piante di pomodoro.
Cosa serve per l’impollinazione manuale?
Per prima cosa è necessario distinguere i fiori maschio dai fiori femmina sulla pianta di pomodoro. La differenza salta facilmente all’occhio: i fiori femmina hanno un piccolo bulbo di frutto verde alla base, mentre i fiori maschio hanno semplicemente un gambo verde. Inoltre bisogna osservare se nel fiore sono presenti le antere maschili, che assomigliano a delle antenne, dove è contenuto il polline. Le ovaie femminili si trovano invece alla base del tubo del fiore e hanno un aspetto rotondo e gonfio.
Successivamente si inizia col recuperare del polline utile alla fecondazione. Per farlo bisogna immergere un cotton fioc o un pennellino all’interno del fiore maschio ricoprendolo con la sostanza gialla presente sullo stame, la parte fertile maschile. Fare attenzione a non spingere troppo con il pennello o il cotton fioc sulle antere maschili.
Se i fiori sono troppo distanti fra loro, può essere utile dotarsi di una capsula di gelatina dove depositare momentaneamente il polline per non rischiare di perderlo.
Le capsule di gelatina dura sono delle pastiglie trasparenti che possono contenere il polline.
Una volta recuperato il polline necessario bisogna tamponare i fiori femmina con il cotton fioc o con il pennellino ricoperto di polline, inserendolo al centro del fiore e sfregandolo all’interno. Utilizzare ogni fiore maschio per impollinare due o tre fiori femmina. Se il fiore maschio si apre prima del fiore femmina si può conservare il polline in frigorifero depositandolo in un vaso con acqua.
I suggerimenti degli esperti
Per realizzare un piccolo orto in casa, un libro semplice e leggero che fornisce i consigli utili a coltivare pomodori. Attraverso una scrittura semplice e divertente, il volume guida alla coltivazione di un orto a partire dalle basi.
Un libro che parte da un Blog su internet, contenente domande e discussioni sui pomodori e sulle loro proprietà. Una guida che illustra come coltivare i pomodori e ottenere buoni raccolti in poco tempo e utilizzando semplici accorgimenti.
Quali sono le condizioni ambienti più favorevoli per l’impollinazione?
Il processo di impollinazione manuale va continuato finché tutti i fiori femmina della pianta non vengano tamponati con il polline.
La temperatura è un altro fattore fondamentale che va tenuto presente per la riuscita dell’impollinazione e della successiva produzione di frutti.
Il pomodoro, infatti, è una pianta diffusa soprattutto nelle aree a clima mite.
La temperatura minima ideale per la fioritura è di 21°, mentre per la maturazione dei frutti c’è bisogno almeno di 23°.
Non bisogna scendere sotto questi valori, ma nemmeno raggiungere temperature troppo elevate. Se si superano i 30-35° c’è il rischio che venga compromessa la colorazione del pomodoro.
Il momento migliore della giornata per impollinare a mano i pomodori ed ottenere i risultati migliori è la mattina intorno alle 9.