Le patate sbucciate, quando non vengono conservate in modo adeguato, diventano subito nere, a discapito del gusto e dell’estetica dei nostri piatti.
Per questo motivo spesso non possono essere consumate neanche a distanza di pochi giorni dalla loro preparazione. I processi chimici che ne causano l’annerimento, infatti, non solo finiscono per alterare il loro sapore una volta cotte, ma rischiano anche di renderle dannose per la salute di chi le mangia.
A volte, però, può capitare di dover sbucciare le patate il giorno prima rispetto a quando se ne avrà effettivamente bisogno, soprattutto se si deve preparare un grande pranzo e non si ha il tempo di sbucciarle sul momento.
In questi casi non bisogna per forza rinunciare al gusto genuino delle patate fatte in casa ma, con la giusta preparazione, è possibile conservarle sbucciate anche per diversi mesi.
Perché le patate anneriscono
Esistono diversi metodi per conservare patate sbucciate, ma tutti hanno in comune un passaggio fondamentale: limitare il più possibile il contatto con l’aria e con la luce solare. Le patate, infatti, diventano nere perché, una volta rimossa la buccia che le proteggeva dagli agenti esterni, producono una sostanza chimica tossica chiamata solanina.
La solanina risulta amara al palato e provoca un brutto annerimento della superficie del tubero.
In natura la solanina è concentrata soprattutto all’interno della buccia, che è sempre meglio evitare di cucinare. La solanina costituisce una forma di difesa della pianta e l’aiuta a proteggersi dall’attacco di funghi e insetti. Per questo motivo può risultare tossica anche per l’essere umano. Quando è presente in quantità elevate, può provocare alterazioni nervose come la sonnolenza, emolisi ed irritazione della mucosa gastrica.
Se assunta in dosi molto elevate può addirittura rivelarsi fatale.
La solanina, presente naturalmente anche in molti altri ortaggi come i pomodori o le melanzane, in piccole quantità è innocua e di solito basta la cottura ad alte temperature per eliminarne gli effetti nocivi. Tuttavia alcune circostanze ne stimolano la formazione, tra cui l’esposizione ad agenti esterni come l’ossigeno e la luce solare. L’aumento della solanina è inoltre favorito dalle basse temperature ed è per questa ragione che le patate sono uno dei cibi che non vanno mai conservati in frigorifero.
Come possiamo quindi conservare le patate senza rischi per la nostra salute?
Come conservare le patate sbucciate
Quando non si hanno alternative, rimuovere la parte più superficiale della polpa aiuta a far tornare bianche le patate diventate scure, eliminando le parti con la più alta concentrazione di solanina, ma questo, soprattutto in situazioni in cui non si ha a disposizione molto tempo per cucinare, può essere un procedimento eccessivamente lungo e faticoso.
Per questo motivo, con poca preparazione in più, è possibile evitare che le patate anneriscano, così da averle sempre pronte per la cottura al momento del bisogno.
Seguendo qualche piccolo accorgimento è possibile limitare il contatto delle patate sbucciate con l’aria e la conseguente ossidazione. In tal modo le patate sbucciate possono essere conservate in congelatore anche per un periodo di tempo molto lungo, per poi essere cucinate e utilizzate all’occorrenza, a beneficio del gusto e della nostra salute.
In questo caso vi consigliamo soprattutto due metodi. Sbucciate e preparate le patate come se voleste cucinarle il giorno stesso. Riponetele in una grossa ciotola, copritele con del ghiaccio e riempite la ciotola con dell’acqua. Il ghiaccio aiuterà a mantenerle croccanti. Coprite la ciotola con un coperchio per mettere le patate al riparo dall’aria e dalla luce e mettetela in frigo. Le patate possono essere lasciate in queste condizioni per un massimo di tre giorni.
Quando è arrivato il momento, preriscaldate il forno a 180 gradi, tagliate le patate come preferite e disponetele in una teglia molto capiente. Lasciatele cuocere in forno per 10 minuti. Toglietele poi dal forno e lasciatele raffreddare. In questo modo resteranno ferme a metà cottura e saranno pronte per essere conservate nel congelatore. Una volta che si saranno raffreddate del tutto, riempite dei sacchetti di plastica che possono essere messi in freezer e congelate le patate.
Quando avrete bisogno di cucinarle, rimuovetele dal freezer e lasciatele scongelare. Poi finite di cuocerle come preferite, che sia al vapore o in forno. Un altro metodo per conservare patate sbucciate è il metodo della nonna. Sbucciate le patate e mettetele in una bacinella capiente. Senza lasciare passare troppo tempo, ricopritele completamente con dell’acqua fredda mescolata ad un pizzico di sale. In alternativa possono essere lasciate in frigorifero per tre o quattro giorni riposte in un contenitore.
Anche in questo caso, è importante che siano immerse in acqua fredda con l’aggiunta di qualche goccia di aceto. Se, invece, ne avete sbucciate troppe, potete tagliarle a pezzetti, farle bollire per circa 1 minuto in acqua salata e in seguito congelarle.