Da Aprile 2016 Primark, la grande catena Inglese di abbigliamento ed accessori low-cost, è sbarcata finalmente anche in Italia. Ecco come calzano gli abiti.
A Manchester c’è il negozio più grande, nello store di Bruxelles c’è sempre una coda enorme all’ingresso, in quello di Londra regna il caos e tutti gli abiti sono sempre rovesciati a terra. E da aprile 2016 anche l’Italia ha il suo Primark.
La caratteristica di questi negozi di abbigliamento? Prezzi superstracciati per capi di abbigliamento, scarpe e accessori che seguono sempre gli ultimi trend della moda.
Eppure in molti casi, nel camerino, la pila degli abiti che si è provati si riduce in un acquisto pari a zero, perché forse i vestiti non calzano come ci si aspetta.
Bisogna tenere in considerazione, innanzitutto che le taglie non rispecchiano proprio quelle italiane, sono sempre più ampie e, per questo, bisogna sempre prendere una taglia in meno rispetto a quella che si ha abitualmente con buona pace anche di quelle più grassottelle, per cui Primark è un’ottima iniezione di buon umore sotto questo punto di vista.
Essendo i vestiti di Primark fatti tenendo a mente un modello stereotipato di donna anglosassone, non è raro che un bellissimo top o vestito non calzino così come pensavamo perché non riempiamo troppo la parte del seno. Assolutamente però un vantaggio se siete delle donne formose.
Attenzione, in particolare, ai jeans. Se trovate il modello giusto, e ce ne sono davvero molti, anche se a volte rimangono un po’ rigidi e indossarli d’inverno è decisamente una grande sfida, si adattano bene alle forme del corpo.
In sostanza, la regola generale è quella di fare attenzione alle taglie. Per il resto, occorre avventurarsi nei corridoi di questo megastore, riempire il proprio cestino e mettersi in fila ai camerini per trovare quello che meglio si addice al proprio corpo.