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Il Psa è che un acronimo di Antigene Prostatico Specifico.
Si tratta di una proteina che viene sintetizzata dalle cellule della prostata. Nella normalità dei casi sono presenti nel siero in piccola quantità. Piccole concentrazioni di antigene prostatico appartengono a tutti gli uomini e si possono misurare attraverso un semplice esame del sangue, il Psa Test, che ne misura i livelli presenti. Livelli alti spesso corrispondono a soggetti affetti da cancro prostatico.
Volume Prostata
La prostata è una ghiandola che si trova nell’apparato genitale maschile. La sua funzione primaria è di produrre il liquido prostatico, ossia uno dei costituenti dello sperma che contiene gli elementi necessari a nutrire e veicolare gli spermatozoi. La prostata è situata attorno alla prima parte dell’uretra e sotto la vescica. In base alla sua forma può ricordare una noce. Alla vista è un cono appiattito dall’avanti all’indietro, la sua base situata in alto, verso la vescica e con l’apice rivolto in basso e in avanti, verso il diaframma urogenitale.
Le dimensioni della prostata variano a seconda dell’età e delle condizioni ormonali dell’individuo. Un uomo di 42 anni sano, ha una prostata con un diametro trasversale medio di 4 cm, diametro antero-posteriore di circa 2 cm, e verticalmente è lunga 3 cm. Il peso medio della sua prostata è di 10-20 g nei soggetti normali. Se è in atto un’iperplasia prostatica benigna questi parametri cambiano, aumentando.
Esame della prostata
Poichè la prevenzione è utile per colpire in tempo patologie, che potrebbero essere maligne, una corretta e precoce diagnosi delle patologie della prostata è necessario avvalersi di alcuni esami quali il dosaggio del Psa e/o l’Esplorazione Rettale (ER) e/o l’ecografia prostatica trans-rettale.
L’Esplorazione Rettale (ER) è un accertamento indispensabile per lo studio di qualsiasi patologia alla prostata. Si tratta di un esame semplice, con cui l’urologo può individuare l’aumento del volume, la consistenza della prostata e l’eventuale presenza di noduli prostatici, che destano sospetti per patologia tumorale. Questo esame viene spesso evitato dalla maggior parte della popolazione maschile, si tratta di una visita semplice e indolore, se non in rare eccezioni.
E’un esame che richiede una buona esperienza da parte dell’urologo.
Antigene prostatico specifico
Il Psa è un normale esame, che si effettua con un prelievo di sangue per individuare i livelli di antigene prostatico specifico, una glicoproteina che viene prodotta dalla prostata. I valori del Psa aumentano se è presente un tumore, perché le cellule ghiandolari malate, infiammate o tumorali producono molto più Psa delle cellule normali. Se si supera il valore soglia di 4 nanogrammi per ml, è un possibile segno di patologia neoplastica.
Se si analizza una frazione del Psa libero ed il suo rapporto con la quantità totale (PSAtot/PSAfree); se questo risulta basso potrebbe essere presente una patologia tumorale.
Tutto questo è particolarmente utile specie nei casi con Psa compreso tra 4 e 10 nanogrammi per ml. Il Psa si è dimostrato il più attendibile fra tutti i marcatori di carcinoma prostatico. E’ indispensabile correlare al quadro clinico del paziente; da tenere in considerazioni anche i quadri di prostatite e di IPB con notevoli aumenti di volume della prostata, che possono comunque alterare in maniera più o meno importante i valori sierici del Psa.
Psa valori
In passato quasi tutti i medici consideravano normali valori di Psa uguali o inferiori a 4,0 ng/mL. La biopsia della prostata per la ricerca del cancro prostatico era indicata in un soggetto con valori sopra 4,0 ng/mL. Non esiste però una considerazione univoca sul livello normale del psa, per esempio:
- il NHS inglese individua il valore 3.0 ng/ml,
- l’Humanitas fissa limiti proporzionali all’età,
- 40-49 anni: 2.5 ng/mL,
- 50-59 anni: 3.5 ng/mL,
- 60-69 anni: 4.5 ng/mL,
- 70-79 anni: 6.5 ng/mL.
Studi più recenti hanno mostrato inoltre che alcuni soggetti con livelli di Psa inferiori a 4,0 ng/mL hanno sviluppato un tumore. Molti individui con valori maggiori non hanno in realtà il cancro. Per quanto sia riscontrabile una associazione tra soggetti colpiti dal cancro prostatico e livelli del psa alto negli stessi, vari fattori possono determinare fluttuazioni dei valori. Il livello spesso aumenta in individui colpiti da prostatite, qundi infiammazione della prostata, o da iperplasia prostatica, ossia ingrossamento della prostata.
Anche la biopsia e la chirurgia prostatica aumentano i livelli. Al contrario, alcuni farmaci, che vengono impiegati nel trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna, diminuiscono i livelli.
In questo caso i pazienti in terapia richiedono interpretazioni che tengano ne conto. Il dosaggio del Psa può anche in qualche misura variare tra laboratori. In gruppi di soggetti caucasici può essere difficile determinare la normalità. Gli esperti abbiano opinioni diverse, non esiste un consenso generale sulla soglia ottimale di Psa a cui raccomandare la biopsia prostatica, qualunque sia il gruppo etnico di appartenenza del soggetto.
Psa alto
In generale, maggiore è il livello di Psa di un individuo, maggiore è la probabilità che abbia il cancro prostatico. Inoltre il continuo incremento nel tempo dei livelli di Psa può essere segno di cancro prostatico. Dopo una prostatectomia radicale, ossia la rimozione chirurgica della prostata, i valori devono azzerarsi, ossia il risultato è inferiore a 0.2 ng/ml, nell’arco di circa un mese e tale deve rimanere. L’interpretazione del valore Psa deve essere fatta dal medico in base a numerosi fattori: età, presenza di altri sintomi, famigliarità.
In generale:
- Valori inferiori a 2.00 ng/ml sono legati ad una probabilità di sviluppo di tumore alla prostata asintomatico molto basso.
- Valori compresi fra 4.0 ng/ml e 10.0 ng/ml suggeriscono la possibilità di un’ ipertrofia prostatica benigna, una condizione non maligna della prostata frequente negli anziani. In questi casi l’interpretazione del rapporto tra Psa totale e libero può dare ulteriori indicazioni tra condizioni benigne e tumori.
- Valori superiori a 10.0 ng/ml di Psa possono indicare un’alta probabilità di cancro della prostata, anche se l’esame da solo non è comunque sufficiente per una diagnosi e viene quindi di norma seguito da una biopsia della ghiandola. Viene cioè prelevato un piccolo campione di tessuto da analizzare direttamente dalla prostata.
Eteroplasia prostatica
Con il Psa, si conoscono i livelli di concentrazione nel sangue di questa proteina prodotta dalla ghiandola prostatica.
Se i risultati sono alti, potrebbe trattarsi di un cancro alla prostata. I diversi tipi di tumore prostatico vengono distinti in base al grado, ossia il livello di aggressività dello sviluppo della patologia, e in base allo stadio, ossia il punto raggiunto dall’incedere della stessa. Il grado del tumore è definito grado Gleason, ossia un numero compreso tra 1 e 10 indicante il livello di somiglianza tra le ghiandole interessate dal cancro e quelle normali (più vicino a 10, più alto il livello di aggressività e quindi la possibilità di diffusione in altri organi).
Lo stadio invece è definito in base al TNM: T indica il tumore, N rappresenta lo stadio dei linfonodi (0/1 se intaccati o meno) e M la presenza di metastasi (0/1 se assenti o presenti). Lo specialista saprà associare un’eventuale ecografia o biopsia, a questi parametri per procedere in seguito alle terapie utili o all’asportazione della massa cancerogena. Molto spesso infatti la terapia chirurgica rappresenta il metodo migliore per procedere alla cura del tumore, ovviamente in base al livello di estensione raggiunto dalla massa tumorale.
Come abbassare Psa
Esistono metodi naturali per abbassare i valori, molti inerenti l’alimentazione da mantenere per diminuire la produzione del PSA. È stato infatti dimostrato come obesità, dieta ricca di grassi saturi e scarso esercizio siano fattori concorrenti all’aumento di questa proteina nel sangue. Un primo passo da compiere è la diminuzione del consumo di latticini: sebbene la comunità scientifica non sia unanime al riguardo, alcuni studi scientifici hanno sottolineato la coincidenza di un consumo elevato di latticini e prodotti caseari in età avanzata e l’insorgenza di tumore prostatico, dovuto forse al diminuito fabbisogno di calcio. In secondo luogo è importante diminuire drasticamente la quantità di carne rossa e derivati, preferendo carni magre o pesce. Si suggerisce poi di incrementare il consumo di frutti di bosco, uva e verdure dal colore scuro, in virtù degli effetti antiossidanti, nonché di pomodori, ricchi di licopene, sostanza utile ad abbattere i livelli di Psa.
Reprostal
Ai primi sintomi dei problemi con la prostata è bene provare Reprostal, un integratore alimentare efficace, e ricorrere al medico curante. L’aumento della necessità di urinare durante la notte, il debole flusso urinario, l’incontinenza, il dolore durante la minzione, la sensazione di pressione costante sulla vescica, anche dopo averla svuotata completamente, i problemi con l’erezione e la libido indebolita, le tracce di sangue nelle urine sono tutti sintomi da non sottovalutare.
Reprostal è apprezzato dagli urologi, che ammettono il funzionamento efficiente e una composizione completa, che ottimizza il funzionamento del tratto urinario inferiore. Reprostal contiene una serie di principi attivi che migliorano i problemi della prostata.
Ingredienti naturali
Gli ingredienti naturali di Reprostal si prendono cura del corretto flusso di urina e sostengono la fertilità. In più proteggono le cellule dallo stress ossidativo, senza provocare effetti collaterali per la salute. Il prodotto aiuta anche a mantenere la normale funzione riproduttiva e un adeguato livello di testosterone nel sangue. Il prodotto è senza lattosio e glutine e ne bastano due compresse al giorno per tornare a godersi pienamente la virilità. I risultati dipendono dalle predisposizioni individuali dell’utente. Reprostal contiene:
Zinco – che aiuta a mantenere la fertilità, la funzione riproduttiva e garantisce un elevato livello di testosterone nel sangue.
Ortica – che ha un impatto positivo sul sistema urinario e rafforza il corpo.
Echinacea Angustifogia – che ha un effetto benefico sulla ghiandola prostatica e sul suo funzionamento.
Mirtillo – che sostiene il funzionamento delle vie urinarie e previene le infezioni.
Sabal Minor – che riduce la frequenza della minzione, allevia i sintomi spiacevoli durante lo svuotamento della vescica.
Selenio – che distrugge i radicali liberi coinvolti nel processo della spermatogenesi.
Vitamina E – che protegge le cellule contro gli ossidanti.
Si tratta di una composizione completamente naturale. Il sito di vendita ed il prodotto originale, sono affidabili e sicuri.
Recensioni positive
Ecco alcuni commenti che hanno lasciato gli utenti soddisfatti dall’utilizzo del prodotto:
Claudio Tacconi, 50 anni scrive:
“Purtroppo dopo tanti anni ho dovuto affrontare i problemi alla prostata. Volevo trovare una soluzione valida che però non fosse piena di sostanze chimiche, ma non è stato per niente facile. Fin quando non ho trovato Reprostal su internet. Le recensioni ne parlavano benissimo. Allora ho deciso di comprarlo e ora non ho più problemi e mi godo di nuovo la vita”.
Daniela Casucci, 49 anni:
“A Reprostal gli do’ un bel 10 e lode. Finalmente mio marito non ha più problemi ad urinare. Ho cercato per mesi e mesi un prodotto che mi aiutasse a riavere di nuovo mio marito e compresse Reprostal è stato quello giusto. Si alzava continuamente di notte per andare al bagno, e anche al lavoro era la stessa cosa. Adesso si è lasciato tutto alle spalle e se il problema dovesse tornare, basta ricomprare Reprostal”.
Franco Vitali, 56 anni:
“Con l’età ho iniziato ad avere problemi alla prostata, in particolare ipertrofia prostatica. Non sapevo cosa fare, praticamente ero sempre in bagno a fare pipì e avevo sempre dolore all’addome. Poi ho deciso di provare con Reprostal per la prostata. Le recensioni erano grandiose, e devo dire che avevano ragione. I sintomi sono scomparsi e ora sto di nuovo bene con me stesso”.