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Columbro: “Dopo l’esperienza del coma legata a Mediaset e alla televisione mi sono sentito come se fossi morto. Per quale motivo?”

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Marco Columbro: Dalla fama al silenzio - Il mistero dietro la sua scomparsa dalla televisione dopo l'ictus

Buona Domenica, Paperissima, Il Galà della Pubblicità, Caro Maestro, i Telegatti, Scherzi a Parte e Il Grande Bluff: chi è cresciuto negli anni ’90 non può dimenticare i programmi condotti da Marco Columbro e le serie in cui è apparso. Tuttavia, nel 2001, il presentatore ha subito un grave ictus che ha cambiato radicalmente il suo percorso. Dopo 20 giorni di coma, si è ripreso, ma la sua carriera nel mondo della televisione non è più stata la stessa. I programmi a cui ha partecipato sono stati davvero pochi, sia in Rai che su Sky, e le apparizioni in fiction si possono contare sulle dita di una mano. Marco ha condiviso le sue riflessioni durante un’intervista con Nunzia De Girolamo a Ciao Maschio, esprimendo il desiderio di capire perché il mondo televisivo lo abbia dimenticato.

Columbro ha dichiarato: “Dopo il coma, Mediaset e la televisione non hanno più pensato a me”.

“C’è stato un certo punto in cui è accaduto qualcosa. La mia vita ha subito un arresto. Ho attraversato un periodo difficile, con troppo lavoro e tanto stress; la mia pressione si è fatta instabile. Ho vissuto un picco di pressione, un’emorragia cerebrale, e sono stato in coma per venti giorni. Quando sono tornato, anche se ero vivo, per Mediaset ero come assente. In generale, non esistevo più per la televisione.

Ho trovato una certa accettazione con il tempo, ma i primi anni sono stati severi. Perché non mi hanno più contattato? No, non è arrivata nessuna chiamata. Quando sono stato colpito dalla malattia, ero al culmine della mia carriera, quindi non ero certo un personaggio in declino. Ma chissà, forse ci sono stati altri motivi, non ne ho la certezza.”

Spero di riuscire a comprendere, un giorno, il motivo per cui dopo il mio ictus non sono più tornato in televisione. Prima di concludere il mio cammino, forse qualcuno avrà il coraggio di spiegarmi il perché e dire: “perché ci hai lasciato…”, chissà. Chi può dire se io otterrò mai queste spiegazioni?