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Introduzione ai colloqui intimi in carcere
Recentemente, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (Dap) ha introdotto nuove linee guida riguardanti i colloqui intimi per i detenuti. Queste disposizioni, firmate dal capo del Dap, Lina Di Domenico, mirano a garantire il diritto all’affettività per i detenuti, un aspetto fondamentale per il loro benessere psicologico e sociale.
Secondo le nuove regole, i colloqui intimi saranno concessi con la stessa frequenza dei colloqui visivi, con una durata massima di due ore.
Chi può accedere ai colloqui intimi?
Le nuove disposizioni stabiliscono che solo il coniuge o la persona stabilmente convivente con il detenuto possono usufruire di questi colloqui. Questo approccio mira a mantenere relazioni affettive significative, che possono contribuire al reinserimento sociale del detenuto. Tuttavia, ci sono delle esclusioni: i detenuti sottoposti a regimi speciali, quelli che hanno usufruito di permessi nell’anno di riferimento e coloro che hanno commesso infrazioni disciplinari non potranno accedere a questo beneficio. Inoltre, i detenuti sorpresi con sostanze stupefacenti o oggetti pericolosi saranno esclusi.
Strutture e sicurezza durante i colloqui
Per garantire la sicurezza durante i colloqui intimi, le camere destinate a questi incontri saranno dotate di un letto e servizi igienici, ma non potranno essere chiuse dall’interno. La sorveglianza sarà effettuata da personale di polizia penitenziaria, che controllerà l’accesso e ispezionerà i locali prima e dopo ogni incontro. Le misure organizzative necessarie saranno adottate dai provveditori, che dovranno anche identificare le strutture penitenziarie idonee per tali colloqui.
Impatto delle nuove linee guida
Queste nuove linee guida rappresentano un passo significativo verso il riconoscimento dei diritti dei detenuti. Con una platea di quasi 17mila potenziali beneficiari, l’obiettivo è quello di garantire che ogni detenuto possa esercitare il proprio diritto all’affettività, come stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale 10/2024. La possibilità di mantenere legami affettivi durante la detenzione è cruciale per il benessere psicologico dei detenuti e per il loro futuro reinserimento nella società.