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Paolo Virzì chiede l'attivazione del codice rosso: ecco di cosa si tratta

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Dopo la lite con l'ex moglie Micaela Ramazzotti, il regista Paolo Virzì ha chiesto ai carabinieri la procedura del codice rosso

Dopo la lite e lo scontro fisico tra il registra Paolo Virzì e l’ex moglie Micaela Ramazzotti, l’uomo in un esposto ai carabinieri ha chiesto la procedura del codice rosso come tutela: ecco cos’è.

La richiesta del regista alle forze dell’ordine

Lunedì 17 giugno, la coppia si era resa protagonista di una rissa tra i tavoli di un locale dell’Aventino, in piazza Albania. Insieme a Ramazzotti c’era anche il suo attuale compagno, Claudio Pallitto, coinvolto nello scontro.

Il regista dopo l’aggressione avrebbe certificato con un referto di cinque giorni, rilasciato dal pronto soccorso, le lesioni ricevute presentando un esposto ai Carabinieri per lesioni e violenza privata.

A tal proposito, è avvenuta la richiesta del codice rosso che fa sì che possano essere adottati più velocemente i provvedimenti di protezione delle vittime di maltrattamenti in famiglia. La misura, se confermata, prevede anche il divieto di avvicinamento

L’apertura del fascicolo dei pm

In queste ore è stato aperto un fascicolo di indagini da parte dei pm di Roma, attualmente senza indagati né ipotesi di reato.

I due, secondo quanto apprende l’AGI, si sarebbero reciprocamente denunciati alla stazione dei carabinieri Aventino.

La questione ora procederà quindi per vie legali: il regista avrebbe scelto di affidarsi all’avvocata Grazia Volo, mentre Micaela Ramazzotti Annamaria Bernardini De Pace, affiancata da David Leggi.