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Codacons su aumenti benzina: 2,4 euro per il servito in autostrada, ennesimo record

benzina codacons

Secondo il Codacons, l'incremento dei prezzi della benzina incide significativamente sulle famiglie. Analisi dei rincari e impatti sull'inflazione e sul costo dei trasporti in Italia.

I prezzi dei carburanti continuano a salire, con alcuni distributori autostradali che hanno superato i 2,3 euro al litro per la benzina, arrivando fino a 2,4 euro sulla A1.

I prezzi della benzina e del gasolio in autostrada: i dati del Codacons

Secondo il Codacons, che ha monitorato i listini dei prezzi della benzina e dei carburanti pubblicati sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), al 10 gennaio 2025, il prezzo della benzina al servito ha toccato i 2,409 euro al litro sulla A1, mentre il gasolio ha raggiunto i 2,319 euro. Prezzi simili sono stati rilevati sulla A21, dove la benzina ha sfiorato i 2,399 euro al litro, e su altre autostrade italiane, come la A4 (2,366 euro), la A14 (2,359 euro), la A11 (2,349 euro), e la A7 (2,345 euro). In modalità self-service, la benzina ha superato i 2 euro al litro in diverse aree autostradali, con valori che vanno da 2,039 euro sulla A14 a 2,009 euro sulla A1.

Come riporta il Codacons, diversi fattori stanno influenzando l’andamento dei prezzi. In particolare, l’obbligo di miscelazione dei biocarburanti ha determinato un incremento dei costi per i rivenditori, che è stato trasferito ai consumatori. Inoltre, le fluttuazioni del prezzo del petrolio hanno contribuito a un rialzo delle quotazioni.

L’analisi del Codacons sull’aumento dei prezzi della benzina

Il Codacons sottolinea che tali aumenti della benzina non giustificano i livelli elevati registrati nelle stazioni di servizio autostradali.

A livello urbano, i rincari sono altrettanto evidenti. Rispetto ai prezzi di un mese fa, un pieno di benzina costa oggi quasi 2,2 euro in più, mentre un pieno di gasolio è aumentato di 2,4 euro. L’analisi annuale suggerisce che, mediamente, un automobilista spenderà 52 euro in più per la benzina e 57,6 euro in più per il diesel, considerando due pieni al mese.

Il Codacons ha quindi sollecitato il governo ad adottare misure per monitorare e limitare l’andamento dei prezzi, al fine di prevenire un ulteriore impatto sulle famiglie. L’aumento dei costi dei carburanti non solo incide sui rifornimenti, ma ha anche effetti diretti sull’inflazione, in quanto aumenta il costo dei prodotti trasportati su gomma, aggravando la situazione economica per i consumatori. Il presidente Carlo Rienzi ha concluso chiedendo un intervento tempestivo per evitare che la situazione sfugga di mano.