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Il caldo e l’afa di questi giorni ci spingono a rinfrescarci: così accanto ad un bagno in piscina e una gita al mare non può mancare la frutta, come quella esotica e tropicale.
Tra un mango, una pesca e una banana non si può rinunciare al cocomero, escluse le persone che soffrono di alcune patologie o seguono una determinata dieta.
Cocomero: quali sono le sue proprietà
L’anguria è un frutto estivo, particolarmente ricco di proprietà e composti che fanno bene alla salute.
Infatti, il consumo di cocomero permette di assorbire diversi nutrienti essenziali al buon funzionamento del nostro corpo, primo tra tutti l’acqua, visto che rappresenta l’elemento principale di questo frutto.
A seguire troviamo:
- vitamina C;
- niacina, meglio conosciuta come vitamina B3;
- riboflavina o vitamina B2;
- tiamina, detta anche vitamina B1;
- vitamina A
Accanto al gruppo delle vitamine, l’anguria è in grado di fornirci anche potassio, fosforo, calcio, sodio e ferro.
Cocomero: la sua azione contro le malattie cardiovascolari
L’importanza della cura e della prevenzione delle malattie cardiovascolari è riconosciuta universalmente.
A questo proposito, il cocomero si rivela essere un prezioso alleato nel proteggere il cuore e i vasi sanguigni, grazie al licopene e alla citrullina contenuti al suo interno.
Inoltre, svolge anche un’azione antinfiammatoria e anti invecchiamento.
Cocomero e patologia: quando non va assunto
Leggendo i suoi benefici appare strano come il consumo di questo frutto possa essere “controindicato” per alcune persone.
In effetti, studi dimostrano che chi è affetto dalla Sindrome dell’Intestino Irritabile non dovrebbero mangiare l’anguria.
Questo perché si tratta di un frutto ricco di un particolare gruppo di carboidrati, i FODMAP, che possono causare difficoltà e problemi digestivi.
Inoltre, secondo un altro studio condotto dalla Fondazione Jiménez Dìaz di Madrid, anche per chi soffre di specifiche allergie sarebbe poco conveniente consumare il cocomero.
Infatti, in esso sono contenute particolari proteine in grado di innescare reazioni allergiche minori, come ad esempio il prurito alla bocca.
Reazioni che seppur minime non devono essere prese alla leggera, perché un’assunzione continua potrebbe portare a conseguenze più importanti, come l’anafilassi.
Insomma, per togliersi ogni dubbio ed essere sicuri di mangiare l’anguria in tutta serenità è opportuno rivolgersi ad uno specialista medico qualificato.