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La recente polemica tra Clizia Incorvaia e Francesco Sarcina ha acceso i riflettori sulla delicata questione dell’esposizione dei figli sui social media. Dopo che Sarcina ha denunciato l’ex moglie per aver condiviso momenti della loro vita familiare senza il suo consenso, Clizia ha deciso di rispondere pubblicamente, sottolineando il suo amore incondizionato per la figlia e il suo impegno a proteggerne l’identità digitale.
La difesa di Clizia: amore e responsabilità
In un post su Instagram, Clizia ha affermato: “Sono una persona che ama profondamente sua figlia”. Ha spiegato che, nonostante la fine del loro matrimonio, la priorità rimane il benessere della bambina. La influencer ha evidenziato come la condivisione di momenti quotidiani non equivalga a sfruttare la figlia, ma piuttosto a raccontare una realtà familiare autentica. “Ho sempre fatto in modo che la sua presenza online fosse misurata e rispettosa”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza di educare i figli a un equilibrio tra vita reale e digitale.
Le parole che feriscono
Clizia ha messo in evidenza il potere delle parole, affermando che “le parole restano, e feriscono più dei fatti”. Questo richiamo alla responsabilità genitoriale si fa ancora più forte quando si considera l’impatto che le dichiarazioni pubbliche possono avere su un bambino. La influencer ha espresso il suo desiderio di proteggere la figlia da un possibile vortice mediatico, affermando che il suo silenzio è stato un atto di amore e protezione. “Essere genitori vuol dire anche sapersi fermare un passo prima del dolore altrui”, ha concluso, evidenziando la necessità di mettere al centro il benessere della figlia.