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Clan Mallardo e infiltrazioni nell'amministrazione comunale di Giugliano

Immagine che rappresenta il Clan Mallardo a Giugliano

L'indagine dei carabinieri svela il condizionamento della politica locale da parte della criminalità organizzata.

Un’indagine che scuote Giugliano

L’amministrazione comunale di Giugliano, situata a nord di Napoli, è al centro di un’inchiesta che ha rivelato pesanti infiltrazioni mafiose. Secondo quanto emerso dall’indagine condotta dai carabinieri del Ros e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda), il clan Mallardo avrebbe esercitato un forte condizionamento sulla politica locale, in particolare durante la campagna elettorale per le elezioni comunali del settembre 2020. Questo scenario inquietante mette in luce come la criminalità organizzata possa influenzare le istituzioni e minare la democrazia.

Le accuse e gli arresti

Le accuse mosse nei confronti dei membri del clan Mallardo sono gravi e comprendono reati di associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, estorsione, tentata estorsione, usura, trasferimento fraudolento di valori e corruzione. L’operazione ha portato all’arresto di 25 persone, di cui 20 in carcere e 5 ai domiciliari. Il giudice per le indagini preliminari (gip) di Napoli ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare e, su richiesta della Procura, ha disposto anche il sequestro di beni per un valore di alcuni milioni di euro. Tra i beni sequestrati figurano rapporti finanziari, terreni, fabbricati, aziende e società, tutti riconducibili alle attività illecite del clan.

Il ruolo del clan nella comunità

Il clan Mallardo non si limitava a esercitare il controllo su attività illecite, ma interveniva anche per risolvere controversie tra privati, fungendo da una sorta di “giustizia” alternativa. I proventi delle loro attività illecite venivano destinati a una “cassa comune”, gestita per sostenere gli affiliati, anche quelli detenuti, e le loro famiglie. Questo sistema di protezione e sostegno ha contribuito a mantenere il consenso e il controllo del clan all’interno della comunità, rendendo difficile per i cittadini opporsi alle loro attività criminali.