Cittadinanza italiana: un diritto di sangue sempre più richiesto

Nel 2023, le domande di cittadinanza italiana per ius sanguinis hanno raggiunto un nuovo record.

Il diritto di sangue e la cittadinanza italiana

La cittadinanza italiana per discendenza, conosciuta anche come ius sanguinis, rappresenta un’opzione fondamentale per molti individui che desiderano ottenere il passaporto italiano. Questo diritto consente a chi ha antenati italiani di richiedere la cittadinanza, un processo che sta guadagnando sempre più attenzione. Secondo uno studio del Sole 24 Ore, nel 2023 si è registrato un aumento significativo delle domande, con un totale che ha sfiorato le 190mila richieste.

Statistiche e trend del 2023

Il dossier evidenzia che il numero di cittadini stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza italiana per residenza è stato di circa 77mila, mentre 59mila sono stati i permessi concessi ai figli di naturalizzati. Inoltre, la cittadinanza per matrimonio ha riguardato circa 22mila casi. Questi dati dimostrano come la cittadinanza italiana non sia solo un diritto, ma anche un’opportunità per molti, contribuendo a un fenomeno di crescente interesse verso le origini italiane.

Motivazioni dietro l’aumento delle domande

Le ragioni che spingono le persone a richiedere la cittadinanza italiana per discendenza sono molteplici. In primo luogo, il passaporto italiano offre vantaggi significativi, come la possibilità di viaggiare liberamente all’interno dell’Unione Europea. Inoltre, la crescente globalizzazione ha portato a un interesse rinnovato per le radici familiari, con molti che cercano di riconnettersi con la propria storia. Infine, la cittadinanza italiana rappresenta anche un’opportunità economica, consentendo l’accesso a un mercato del lavoro più ampio e a una qualità della vita superiore.